ALESSIO I Comneno, imperatore di Trebisonda
Apparteneva a un ramo cadetto dei Comneni, e precisamente era figlio di Manuele, primogenito di Andronico I Comneno, imperatore di Bisanzio (1183-85). Col fratello Davide riuscì a vivere indisturbato a Costantinopoli, dopo la rivoluzione dinastica del 1185, sotto gl'imperatori Angeli, fino alla caduta della città nelle mani dei crociati latini. Costretti a salvarsi, si rifugiarono nella Georgia, presso uno zio materno, il principe Tamar. E col suo aiuto A. s'impadronì, già nel 1204, di Trebisonda, vi si fece proclamare imperatore, come erede della dinastia e col nome di Gran Comneno. Negli anni seguenti cercò di ampliare i suoi dominî nei vecchi territorî imperiali, in competizione con Teodoro Lascaris, imperatore di Nicea. Ricorse perciò alla protezione dei limitrofi principi turchi, mentre il fratello Davide, occupate Eraclea e Sinope, si metteva sotto la protezione dell'imperatore latino di Costantinopoli. Gli successe, nel 1222, non il figlio Giovanni, ma il genero Andronico I Gido; nel 1235 Giovanni I Axuchos; nel 1238 Manuele I; poi, nel 1297, Alessio II, e, nel 1349, Alessio III, tutti travagliati dalle interne lotte cittadine e dalle continue minacce dei sultani osmani, protettori dello staterello. Il quale scomparve solo nel 1461. Tutti i Gran Comneni ebbero relazioni commerciali con le repubbliche marinare italiane.
Bibl.: J. P. Fallmerayer, Geschichte des Kaisertums von Trapezunt, Monaco 1827; Fischer, Trapezunt und seine Bedeutung in der Geschichte, in Zeitschrift für allgemeine Geschichte, III (1886), pp. 13-39; W. Miller, in Cambridge Medieval History, IV, Cambridge 1927, c. 16.