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Vèrri, Alessandro

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Letterato (Milano 1741 - Roma 1816), figlio di Gabriele; fratello di Pietro e Carlo. Dopo avere studiato giurisprudenza e aver collaborato al Caffè, con una trentina di articoli (alcuni dei quali fieramente rivoluzionarî in materia di diritto e di lingua), si recò a Parigi (con l'amico C. Beccaria) e in Inghilterra (1766-67). Si trasferì poi a Roma, dove restò con brevi interruzioni fino alla morte, trattenuto anche dall'amore per la marchesa Margherita Boccapadule. A Roma, da illuminista che era, divenne moderato e classicista, pur conservando le sue tendenze che lo fanno considerare un preromantico. Oltre a traduzioni da Shakespeare (Amleto, 1768; Otello, 1777) e a mediocri tragedie (La Congiura di Milano e Pantea, 1779), scrisse le fortunate Avventure di Saffo (1782), non senza influssi del Werther di Goethe, e, ancor più fortunate, le Notti romane, dapprima tre (1792), poi sei (1804). Esse prendono lo spunto dal ritrovamento a Roma (1780) del sepolcro degli Scipioni, e volgono lo spiritualismo d'oltretomba allora in auge, che ha nei Night thoughts di E. Young il suo esemplare più noto, a sensi civili e umanitarî. Nell'ultimo romanzo, Vita di Erostrato (1815), è forse adombrato lo smodato desiderio di gloria di Napoleone.

Vedi anche
Paolo Frisi Frisi ‹-ʃi›, Paolo. - Matematico e astronomo (Melegnano 1728 - Milano 1784). Barnabita, insegnò all'univ. di Pisa (1754-64), poi nelle Scuole Palatine di Milano (1764-84). Notevoli i suoi studî di meccanica (memorie giovanili sulla figura e grandezza della Terra e sul moto diurno di essa, e un trattato ... Cesare Beccarìa Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), che pose le fondamenta della scienza criminale moderna. Beccaria, Cesare fonda i criteri per la misura ... Francesco Mèlzi d'Erìl Uomo politico (Milano 1753 - Bellagio 1816). Di vasta e aperta cultura (fu in Francia, in Inghilterra, in Spagna), assertore di un liberalismo moderato, nel 1796 fu dai democratici cisalpini incarcerato per breve tempo, poi confinato a Cuneo e a Nizza; ma Bonaparte nella primavera del 1797 lo volle membro ... Vincenzo Mónti Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. A Ferrara intraprese gli studî di giurisprudenza, che abbandonò poi per quelli di medicina, ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Letteratura
Tag
  • GIURISPRUDENZA
  • SPIRITUALISMO
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  • NAPOLEONE
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    Enciclopedia Italiana (1937)
    Ettore Rota Letterato e romanziere, nato a Milano il 9 novembre 1741, morto a Roma il 23 settembre 1816. Fratello di Pietro V., studiò nel collegio imperiale dei Barnabiti, poi attese alla giurisprudenza, e fu curiale, per volere del padre Gabriele. La natura sua lo spingeva alle lettere, e ancora ...
Vocabolario
vèrro¹
verro1 vèrro1 (ant. vèrre) s. m. [lat. vĕrres]. – Il maschio della specie suina adibito alla riproduzione, cioè il maiale maschio non castrato.
vèrro²
verro2 vèrro2 s. m. [per traslato dalla voce prec.]. – In botanica, nome region. del fungo Boletus satanas (più noto come porcino malefico).
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