TANARI, Alessandro
– Nacque a Bologna il 14 ottobre 1680, secondogenito di quattro figli del marchese Franciotto e della contessa Vittoria Malvezzi. Suo zio paterno era il cardinale Sebastiano Antonio (v. la voce in questo Dizionario), figlio del marchese Cesare e di Laura, contessa di Carpegna. La famiglia, di origine bolognese, era di rango senatorio. Padrino fu il cardinale Gaspare di Carpegna e da questi fu deputato a far le sue veci il fratello, conte Giuseppe di Carpegna. Il battesimo avvenne nella chiesa metropolitana di Bologna il 3 novembre 1680 (Fantuzzi, 1790, p. 68). Il padre Franciotto fu ambasciatore di Bologna a Roma dal 1691 al 1710 (Berton, 2003; Legati e governatori..., 1994, p. 939).
Compiuti i primi studi a Bologna, Alessandro fu chiamato negli ultimi anni del Seicento dallo zio cardinale a Roma e ivi completò la sua formazione negli studi legali (non è però segnalata la laurea). Fu il più caro amico del giovane Prospero Lambertini (futuro Benedetto XIV), anche per la lunga coabitazione romana durata circa vent’anni (dal 1694 al 1715), che si interruppe quando Tanari fu chiamato a vivere, restando sempre a Roma, con lo zio cardinale, al rientro di quest’ultimo dalla legazione di Urbino, quindi dopo il 1715 (De Angelis, 2008). Fu definito da Benedetto XIV «persona d’onore [...] ottimo amico e per cui non ho mai fatto segreti»; attestati sono infatti l’intimità e il legame tra i due (De Angelis, 2008, pp. 27-30).
Patrono della sua carriera curiale fu lo zio cardinale. Alessandro divenne ponente della congregazione dell’Immunità ecclesiastica dal 26 settembre 1712; nel dicembre del 1714 divenne referendario votante dell’una e dell’altra Segnatura, e prelato domestico di sua santità; canonico e poi vicario della basilica di S. Giovanni in Laterano nel 1721 (Fantuzzi, 1790, p. 68; Moroni, 1855). Fu auditore della Sacra Rota dall’ottobre 1733, come attesta la raccolta delle sue decisioni rotali (cfr. Decisiones, 1746-48; Fantuzzi, 1790, p. 68). Entrò anche nelle congregazioni del Buon Governo e della Visita apostolica. Il 24 e 28 ottobre 1734 fu promosso all’ordine del suddiaconato e diaconato e nello stesso anno divenne segretario della congregazione Concistoriale. Fece parte dell’Arcadia con il nome di Orisbo Boreatico.
Fu creato cardinale diacono il 9 settembre 1743 da Benedetto XIV nella sua prima promozione cardinalizia; prese il titolo di S. Maria in Aquiro il 23 settembre 1743 (Ritzler - Sefrin, 1968, p. 14). La sua presenza è attestata in varie congregazioni di Curia (Vescovi e regolari, del Concilio, Buon Governo, dei Riti, cfr. Moroni, 1855) e ottenne varie protettorie di famiglie religiose o di chiese, tra le quali quella della chiesa dei Bolognesi; il 30 settembre 1743 fu deputato protettore dell’Ordine di S. Girolamo della Congregazione del beato Pietro da Pisa; il 12 novembre 1751 protettore dell’Ordine dei minimi di S. Francesco da Paola (Fantuzzi, 1790). Nel 1741 fece parte della congregazione speciale per la restaurazione della sorveglianza di Propaganda Fide sui seminari e collegi pontifici e fu promotore della nascita della Chiesa unita copta d’Egitto.
Morì a Roma il 29 aprile 1754, essendo di «debole complessione» (Lettere..., 1984); il 2 maggio nella chiesa di S. Maria sopra Minerva dopo la cappella papale fu ivi sepolto (Ritzler - Sefrin, 1968, p. 14). Nessuna iscrizione onora il suo sepolcro, posto ai piedi del monumento funebre di Benedetto XIII (Fantuzzi, 1790).
Opere. Tanari fu autore di due volumi di cause disputate tra il giugno del 1734 e il giugno del 1743, Decisiones Sacrae Rotae Romanae coram Alexandro Tanario Bononiensi eiusdem Sacrae Rotae auditore, nunc S.R.E. Diacono Cardinali tit. S. Mariae in Aquiro in duas partes distributae, I-II, Romae 1746-1748, e di una dissertazione giuridica Dissertatio de iure testandi, Romae 1747.
Fonti e Bibl.: Informazioni sulla famiglia e i cardinali in Bologna, Biblioteca universitaria, Manoscritti, 4207: L. Montefani Caprara, Delle famiglie bolognesi, LXXIX, cc. 17-18. Nell’Archivio di Stato di Bologna si trova il deposito dell’Archivio della famiglia Tanari (fondo Tanara, 1410 1824) che però non conserva materiale di provenienza del cardinale Alessandro o a lui diretto.
P.S. Dolfi, Cronologia delle famiglie nobili di Bologna, In Bologna 1670 (ed. facsimilare Sala Bolognese 1990), pp. 700-702; G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, VIII, Bologna 1790 (ed. anast. 1965), pp. 68 s.; L. Cardella, Memorie storiche de’ cardinali della Santa Romana Chiesa, IX, Roma 1797, pp. 25 s.; G. Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, LXXII, Venezia 1855, p. 238; G. Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, II, Bologna 1869 (ed. anast. 1980), pp. 11, 170; Id., I riformatori dello Stato di libertà della città di Bologna dal 1394 al 1797, III, Bologna 1877, p. 59; E. Cerchiari, Capellani papae et Apostolicae Sedis auditores causarum Sacri Palatii Apostolici, seu Sacra Romana Rota, ab origine ad diem usque 20 septembris 1870. Relatio historica-iuridica, II, Romae 1920, p. 231; T. A., in Enciclopedia storico-nobiliare italiana, a cura di V. Spreti, VI, Milano 1932, pp. 538-540; L. von Pastor, Storia dei papi, XV, Roma 1943, p. 438, XVI, 1, p. 13; R. Ritzler - P. Sefrin, Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, VI, Patavii 1968, pp. 14, 51; Lettere di Benedetto XIV al card. De Tencin, a cura di E. Morelli, III, Roma 1984, p. 134; Legati e governatori dello Stato pontificio (1550-1809), a cura di Ch. Weber, Roma 1994, pp. 419, 939; Ch. Berton, Dictionnaire des cardinaux, contenant des notions generales sur le cardinalat, Ann Arbor 2003, col. 1546; M.A. De Angelis, Prospero Lambertini (Benedetto XIV). Un profilo attraverso le lettere, Città del Vaticano 2008, pp. 25-30, 34-37, 369; Lettere di Benedetto XIV al marchese Paolo Magnani, a cura di P. Prodi - M.T. Fattori, Roma 2011, pp. 132, 159, 534.