Architetto e incisore (Roma 1666 - ivi 1729). Allievo e collaboratore di C. Fontana, svolse una feconda attività di incisore di architetture, anche per i volumi editi dal maestro. Architetto dell'Annona (dal 1706), del Popolo Romano (dal 1713), della Fabbrica di S. Pietro (dal 1714), ecc., con la sua opera contribuì a diffondere un moderato gusto scenografico e decorativo in svariate tipologie architettoniche. Realizzò, tra l'altro, il porto di Ripetta con il palazzo della Dogana (1704-05, distrutti); palazzo Pichini (1705-08); palazzo De Carolis (1713-28); l'altare maggiore del Pantheon (1723-27). Partecipò al concorso per la scalinata di Trinità dei Monti, vinto da F. De Sanctis (1723) il cui progetto sembra tuttavia risentire di quello di S.; nel 1725 realizzò l'altare della cappella del Crocifisso e il portico di S. Paolo fuori le mura, crollato nello stesso anno e ricostruito da G. Canevari.