LONGHI, Alessandro
Pittore, nato nel 1733 a Venezia, ivi morto nel 1813. Il padre suo, Pietro L. (v.), dalla cui arte non poco derivò, lo mise a studiare con G. Nogari ritrattista e nel ritratto appunto A.L. si andò specializzando, affermandosi ben presto. Già nel 1759 era eletto a far parte dell'Accademia veneziana. Se A. L. derivò dal padre l'arguto sapore di taluni suoi ritratti, se la scuola del Nogari gli giovò per certi contrastati effetti di luce, se talvolta trasse dal Tiepolo imponenza nell'impostazione delle figure e vivacità di colore, egli si manifesto tuttavia in modi suoi proprî, che vanno da un fare assai studiato a un altro più rapido. Per taluni periodi e taluni aspetti dell'attività di A. L. poco si sa, ci sono tuttavia molte opere sicure databili tra il 1760 e il 1790 circa, talune con precisione. Molte sue tele nelle raccolte pubbliche e private di Venezia; altre a Padova, Rovigo, Firenze, ecc. Dipinse tra l'altro i ritratti del Goldoni, dell'architetto Temanza, del meccanico Ferracina, del padre Lodoli, e di molti nobili veneziani.
Le sue eccellenti doti di ritrattista appaiono anche nel saggio eseguito per l'Accademia veneziana - La pittura e il merito - una delle opere sue più brillanti. Nel 1762 pubblicò un Compendio delle vite de' pittori veneziani con i ritratti, da lui incisi, dei maggiori pittori del tempo suo e con una loro breve biografia. Si conoscono anche altre sue incisioni, talune delle quali derivate dai quadri del padre. (V. tav. CXI).
Bibl.: A. Ravà, P. L., 2ª ed., Firenze 1923; L. Brosch, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929; G. Fiocco, La pittura veneziana del Seicento e Settecento, Verona 1929; V. Moschini, Per lo studio di A. L., in L'Arte, n. s., III (1932), pp. 110-47; id., Un ritratto inedito di A. L., in Dedalo, XII (1932), pp. 772-80; I. P. Richter, The portrait of Count Widmann by A. L., in Metropolitan Museum Studies, IV (1932), pp. 39-44. I. Byam Shaw, in Old master drawings, VII (1933).