Ipsilanti, Alessandro
Patriota greco (Kiev 1792-Vienna 1828). Figlio di Costantino ospodaro di Moldavia e di Valacchia, dopo aver preso parte alle campagne contro Napoleone nella Guardia imperiale russa, assunse (1820) il comando dell’Eteria (società politica sorta per la liberazione della Grecia dai turchi) e con un piccolo esercito varcò il Prut e occupò Iaşi e Bucarest con l’intenzione di sollevare i cristiani dei Balcani. Questi non si mossero, e anzi Tudor Vladimirescu, postosi a capo dei romeni, gli fece chiaramente sapere di non essere disposto a versare sangue romeno per i greci. I., fatto prigioniero Vladimirescu, lo fece uccidere (8 giugno 1821) e questo gli alienò il consenso della popolazione. Sconfitto a Drăgăşani (19 giugno) dai turchi, passò il confine ungherese e fu arrestato per ordine di Metternich, che lo fece rimanere in carcere, contro la parola data, a Munkács e quindi in Boemia, sino al 1827.