Patriota e uomo politico italiano (Forlì 1842 - Roma 1909). Garibaldino nelle campagne del Trentino (1866) e dell'Agro Romano (1867), militante del partito d'azione dal 1866, uno dei capi repubblicani al convegno di Villa Ruffi del 1874; al congresso repubblicano di Genova del 1876 sostenne la necessità della partecipazione dei mazziniani alle lotte parlamentari. Deputato di Forlì dal 1880, abbandonò ogni pregiudiziale istituzionale, e, avendo aderito alla sinistra costituzionale, fu sottosegretario con Crispi, poi ministro dell'Agricoltura con Pelloux (1898-99). Dimessosi per protestare contro le leggi reazionarie di Pelloux, fu del gruppo di Giolitti, al quale successe come presidente del Consiglio (marzo 1905 - febbr. 1906).