Pubblicista, senatore italiano (Verlicca, Spalato, 1883 - Roma 1957); irredentista, fervido assertore dell'italianità della Dalmazia, si dedicò ben presto al giornalismo come redattore della Tribuna (1907-15) e, dopo la prima guerra mondiale, del Messaggero (1918-19). Dopo aver aderito al nazionalismo, passò al fascismo, ove rivestì importanti cariche (membro del Gran Consiglio). Deputato per tre legislature (dalla 26a alla 28a), fu senatore del regno dal 1934. Tra le opere: La monarchia degli Asburgo (2 voll., 1915); La Dalmazia nell'arte italiana (1921-22).