BRACCESI, Alessandro
È anche detto Bracci in molti documenti e nella stessa epigrafe dettata per lui dal nipote Agnolo Firenzuola. Nacque a Firenze nel 1445. Fu segretario della Repubblica; morì a Roma nel 1503, mentre era ambasciatore presso Alessandro VI. Dotto di greco e di latino, scrisse in quest'ultima lingua molte poesie; tradusse e in parte rifece la Istoria di due amanti di E. S. Piccolomini, le Guerre civili ed esterne di Appiano sulla traduzione latina di Pier Candido Decembrio) e altre scritture latine. Fu amico del Poliziano, il quale gl'indirizzò un'elegia. Scrisse anche molte poesie in italiano, specialmente sonetti alla burchia.
Bibl.: G. Zannoni, Per la storia d'una storia d'amore, in La Cultura, IX (1890), pp. 88-95 (sulla versione della Ist. di due amanti); D. Gravino, Del volgarizzamento di Appiano di A. Br., Roma 1899. Per una sua raccolta di rime, G. Zannoni, Relazione a S. E. il Ministro su di un cod. di rime del sec. XV, in Boll. uff. d. Pubbl. Istr., 14 marzo 1895; B. Agnoletti, A. Br.: contributo alla storia dell'umanesimo e della poesia volgare, Firenze 1901.