BORRONI, Alessandro
Nacque a Senigallia, il 22 dicembre del 1820, da Biagio e da una Lucia. Trascorse l'infanzia a Mondavio, quindi (1833) a Mondolfo, dove entrò nell'Ordine dei frati minori conventuali il 26 ag. 1838. Durante il noviziato a Osimo manifestò la sua non comune disposizione per la musica e fu inviato dai superiori al liceo musicale di Bologna a studiare con A. Fabri. Interrotti gli studi per qualche tempo, per occupare un posto di maestro dapprima a Rieti, poi a Spello e a Osimo, li completò più tardi al conservatorio di S. Pietro a Maiella di Napoli, dove fu allievo di S. Mercadante ed ebbe qualche lezione anche da Rossini. Il 27 ott. 1858 assunse la direzione della cappella musicale della basilica di S. Francesco in Assisi, rivelandosi subito maestro di valore, sia nelle esecuzioni di musica antica sia in quelle di stile meno tradizionale. Scrisse, inoltre, per tutte le solennità della basilica, numerose composizioni sacre: varie messe importanti (fra le quali una solenne eseguita anche nella chiesa dei SS. Apostoli a Roma e un'altra da Requiem, a piena orchestra, da lui diretta a Rieti), parti di messa, vespri, salmi, inni, mottetti e antifone in tutte le chiavi, in tutti i toni, in stile "a cappella" e concertate con strumenti.
Nel 1891, nei giorni 3 e 4 ottobre, diede un concerto in S. Francesco di sue composizioni, che il corrispondente della Gazzetta musicale di Milano (XLVI [1891], 48, p. 702) giudicò ispirate a grandiosità di concezione, pure, austere e spontanee, la cui melodia era "servita a maraviglia da una profonda tecnica". Nel 1894 scrisse un Transito, composizione religiosa per voce di baritono con coro a quattro voci, da eseguirsi per la propria morte, dedicandolo al baritono G. Santini, che lo cantò per la prima volta il 4 ottobre (festa di san Francesco) in Assisi. Il B. fu anche eccellente organista ed ebbe numerosi allievi, fra i quali il tenore A. Bonci.
Morì in Assisi il 5 marzo 1896.
Il B. fu stimato compositore, dalla melodiosità limpida e ricca di sentimento drammatico. Nelle sue composizioni di musica sacra conservò le più pure forme della scuola classica italiana, non trascurando, però, "le ricche combinazioni armoniche delle più recenti manifestazioni dell'arte musicale" (Schmidl) e trattando i testi religiosi con espressioni di toccante umanità. Il suo stile, benché elevato, risente dei modi teatrali del tempo e soprattutto del magistero del Rossini e del Mercadante: per questo non viene considerato, come scrive il Pennacchi, "grande maestro di musica sacra".
Per il Fratini, invece, il B. ebbe il merito di aver contribuito allo splendore del culto divino e di aver innalzato nellabasilica d'Assisi "la musica sacra ad una altezza invidiabile alle primarie chiese del mondo cattolico". Della sua copiosa opera sacra, alcune composizioni soltanto furono stampate (si ricordano: Beata es,Virgo Maria, apostrofe per canto con organo, Foligno s.d., Salut à la très Sainte Vièrge Marie Mère de Jésus. Duo,composé et publié à l'occasion du VI Centenaire de la translation de la s.te Maison de Lorette, Assise 1894, e Tota pulchra, a quattro voci dispari con organo, Assisi 1932), mentre la maggior parte andò perduta, secondo lo Sparacio, "per incuria"; qualche composizione si conserva manoscritta nell'Archivio del duomo di Rieti e al conservatorio di S. Pietro a Maiella di Napoli (una bella Introduzione alle tre ore di Agonia di Nostro Signore Gesù Christo, per due canti e organo; segnatura: Od. 2.28). Molta musica donata dal B. fu poi edita a nome d'altri e anche un'operetta teatrale, in due atti, della quale lo Sparacio dà notizia, ma non il titolo, figurava sotto altro nome, benché corresse "comunemente con la paternità del monaco d'Assisi".
Bibl.: G. Radiciotti, Teatro,musica e musicisti in Senigallia, Milano 1893, pp. 146-148; G. Fratini, Vita del ven. Lucci, Foligno 1895, p. 41 n. 1;A. Pierrottet, Il padre maestro A. B. Appunti biografici, Pesaro 1898; D. Sparacio, Musicisti minori conventuali, in Misc. francescana, XXV (1925), pp. 22 s.; A. Lauri, Musica francescana in sette secoli..., in Riv. musicale ital., XLVI (1942), p. 183; C. Schmidl, Diz. univers. dei musicisti, I, p. 226; E. Pennacchi, Catalogo delle opere musicali. Città di Assisi. Bibl. Comunale. Bollettino dell'Associaz. dei musicologi italiani, serie IX, Parma 1917, p. XV, della prefazione; Encicl. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 300.