BONDINO (Bondeno e, nella traduzione greca del cognome, Agathemeros, Agathemon, Euhemeros), Alessandro
Di lui quasi nulla sappiamo: nato probabilmente a Venezia nella seconda metà del sec. XV, fu "artium et medicinae doctor"; come afferma egli stesso nella sua prefazione all'Organon di Aristotele, edito da Aldo Manuzio, si diede lungo tempo allo studio della poesia e della retorica prima di interessarsi alla filosofia. La sua profonda conoscenza del greco lo mise a contatto col circolo manuziano di Venezia e lo rese assai utile ad Aldo il Vecchio per la sua monumentale edizione in cinque volumi delle Opere di Aristotele nel testo greco, che si venne stampando dal 1495 al 1498: all'inizio del primo volume dell'opera si legge una prefazione greca del B. dedicata al principe Alberto Pio da Carpi, nella quale si proclama la superiorità della filosofia aristotelica su ogni altra. Anche in seguito mantenne cordiali rapporti col Pio, col Manuzio e con gli eruditi veneziani: fu amico particolarmente di Nicola Leoniceno, anch'egli medico e collaboratore all'edizione delle opere di Aristotele, che gli dedicò il De Tiro,seu Vipera adpraestantem medicumAlexandrumAgathimerum VenetumEpistola, s.n.t. (ma stampato da Aldo a Venezia tra il 1497 e il 1500: v. W. A. Copinger, Suppl. toHain's Repertorium, II, pp. 357 s., n. 3544). Fu anche tra i membri dell'Accademia Aldina, costituitasi intorno al 1500.
Nessuna notizia abbiamo di lui dopo il 13 genn. 1505, data in cui il suo nome è citato in una lettera indirizzata ad Aldo da S. Forteguerri: il B. non è infatti da confondersi, come è stato fatto, con G. Mazzocchi - che dal paese di provenienza assunse anche il cognome di Bondeno - tipografo in Ferrara tra il 1508 e il 1518.
Bibl.: A. A. Renouard, Annales del'imprimerie des Alde, Paris 1834, pp. 8, 259, 385 s.; A. Firmin-Didot, A. Manuce etl'hellénismeà Venice, Paris 1875, ad Indicem; C. Castellani, La stampa in Venezia, Venezia 1889, pp. 41 n. 2, 52; E. Pastorello, L'epistolario manuziano, Firenze 1957, p. 223.