Anselmi, Alessandro
Architetto, nato a Roma il 27 giugno 1934. Nel 1962 fra i membri fondatori del GRAU (Gruppo Romano Architetti Urbanisti); dal 1987 professore ordinario di composizione architettonica presso la facoltà di Architettura dell'Università di Roma Tre; visiting professor presso l'École spéciale d'architecture (ESA) a Parigi e l'École nationale supérieure de paysage (ENSP) a Versailles. Dal 1974 al 1981 redattore di Controspazio; attualmente membro del comitato scientifico della rivista Area. A partire dal 1965 i suoi progetti sono stati esposti in numerosi convegni e rassegne nazionali e internazionali: fra le altre si ricordano le mostre personali a New York (Institute of Technology, 1984, e American Institute of Architects, 1986), a Parigi (Institut français d'architecture, 1988), Caracas (Fundación Museo de Arquitectura, 1990), Ciudad Guayana (Museo Soto, 1990), Helsinki (Museum of Finnish Architecture, 1990), Palermo (facoltà di Architettura, 1994).
Insieme agli architetti del GRAU iniziò, nei primi anni Sessanta, una battaglia culturale per il rinnovamento della disciplina contro gli esiti, ormai accademici, dell'architettura tardo-moderna. Frutto della ripresa di un dialogo con la storia, mediante un'attenta lettura delle geometrie che sostanziano l'immagine dell'architettura, si possono considerare i progetti per il concorso del nuovo Palazzo dello sport di Firenze (1964), del cimitero di Parabita (1967), dell'Archivio di stato di Firenze, che ha ricevuto il premio speciale della giuria (1972); da ricordare anche il progetto del Mercato dei fiori di San Remo (1973) e quelli per la piazza, il mattatoio e l'asilo nido di Santa Severina (1980-81). Successivamente i suoi lavori, proseguendo una riflessione sul rapporto fra architettura e luogo, si sono indirizzati verso un rinnovato uso dell'immagine moderna, particolarmente evidente nei progetti della Casa della cultura di Chambéry-le-Haut (1982), per le abitazioni temporanee nel quartiere di Testaccio a Roma (1984) e per l'ampliamento dell'Hôtel de Ville di Saint-Denis (1985). Di particolare importanza i progetti di più recente realizzazione: l'Hôtel de Ville di Rezé-lès-Nantes (1986), gli edifici della facoltà di Giurisprudenza dell'università di Reggio di Calabria (1989), la piazza del mercato, il terminal della metropolitana e un centro commerciale a Sottevilles-lès-Rouen (1993-95), in cui la dialettica con il luogo è data dalla relazione fra le parti costruite e i vuoti interposti. Oltre a quelli già citati, nella ricerca della relazione fra spazi vuoti urbani ed edificio, si pongono i progetti per il padiglione Italia ai giardini di Castello a Venezia (1988), per il restauro e riuso del castello Ruffo a Scilla; la sistemazione del canale Redefossi a San Donato Milanese (1995) e quello per il polo direzionale di Pietralata-Tiburtina a Roma (1996). Vedi tav. f.t.
bibliografia
Sul concorso per l'Archivio di stato di Firenze, si veda Controspazio, 1974, 2; sui progetti 1965-87, si veda J.-P. Robert, Alessandro Anselmi, in L'architecture d'aujourd'hui, 1987, 254; sull'Hôtel de Ville di Rezé-lès-Nantes, il nr. monografico su A. Anselmi di Anfione Zeto, 1990, 4-5, in partic. i saggi di A. Anselmi, Il limite del progetto, F. Moschini, Archeologia del futuro: la sintesi tra classico e moderno, L. Testa, I materiali dell'opera. Alessandro Anselmi: icone per il terzo millennio, a cura di M. Pisani, Trevi Flash Art Museum of International Contemporary Art, Trevi (Perugia) 1996 (catalogo della mostra); C. Conforti, J. Lucan, Alessandro Anselmi architetto, Milano 1997.