APUCHTIN, Aleksej Nikolaevič
Poeta russo, nato nel 1841, morto nel 1893. Viaggiò all'estero e fu anche in Italia. Cominciò a poetare molto presto, ma pubblicò in complesso relativamente poco. Poeta lirico, cantò quasi solo l'amore, con un tono fondamentale di tristezza pacata e sincera. Alla non grande ispirazione A. sostituì un delicato senso della bellezza. La sua rinomanza non fu grande perché l'epoca in cui egli poetò, il settimo e l'ottavo decennio del sec. XIX, era tutta dominata da preoccupazioni politiche e sociali, e queste erano estranee al suo spirito. Molte sue poesie furono musicate. Fu anche prosatore elegante e spesso profondo.
Bibl.: Oltre l'introduzione di M. Čaikovskij alle Opere complete, Pietroburgo 1910, v. il saggio eccellente di J. Eichenwald, in Siluety russkich pisatelej (Profili di scrittori russi), III, Berlino 1923; e cfr. anche A. Apuchtin, Prose e poesie, traduzione di V. Narducci, con prefazione di Ettore Lo Gatto, Roma 1923.