KUROPATKIN, Aleksej Nicolaevič
Generale russo, nato nel governatorato di Pskov nel 1848, morto a Mosca nel 1921. Arruolatosi a 16 anni, entrò a 26 a far parte dello Stato Maggiore, dopo essere stato per qualche tempo in missione presso il comando francese in Algeria. Nel 1876 partecipò alle operazioni nel Turkestan, e alla guerra turco-russa (1877-78) fu capo di Stato Maggiore del generale Skobelev. La sua fama di studioso e di critico sagace gli venne da uno scritto, tradotto in molte lingue, sulle operazioni russe nella guerra balcanica. Si distinse poi durante le operazioni nel Turkestan, nel corso delle quali conquistò Askhabad e guidò una marcia di 500 miglia per partecipare agli attacchi risolutivi della campagna. Da quel momento la sua fama di uomo d'azione salì alla pari di quella di studioso. Fu promosso, subito dopo, maggior generale (1882) e nel 1890 tenente generale. Scoppiata la guerra nell'Estremo Oriente (1904) il K. lasciò il posto di ministro della Guerra per il comando in capo delle operazioni in Manciuria. Quando i successi giapponesi ebbero messo decisamente in scacco l'esercito russo il K. fu sostituito nel comando in capo dal Linievič; e diede prova di grande nobiltà d'animo chiedendo, e ottenendo, un posto di combattimento alla dipendenza del nuovo generalissimo.
Le memorie di guerra del K. sono un esame critico delle istituzioni militari russe del tempo e in particolar modo delle deficienze funzionali che le caratterizzavano così nel campo della tecnica come in quello della disciplina, l'una e l'altta praticate senza una conveniente elasticità. I.a critica involgeva altresì e combatteva lo spirito di casta, di cui erano pervasi gli alti ambienti militari. Metteva in luce gli elementi d' inferiorità dell'esercito russo rispetto all'esercito giapponese, più a scopo di ammonimento per il futuro che per scagionare sé stesso; ammetteva, anzi, di aver commesso degli errori e dichiarava che nessuna responsahilità era da attribuire alle truppe, delle quali esaltava il valore.
Durante la guerra mondiale ebbe dapprima il comando di un corpo d'armata, poi il governo militare del Turkestan. Allo scoppio della rivoluzione bolscevica, gli fu offerto - ed egli accettò - un posto di consigliere tecnico nell'esercito rivoluzionario.
Dopo la morte del K. il governo dei Sovieti ha tratto dagli archivî segreti del Ministero della guerra il Diario del generale K. e lo ha dato alle stampe.