VASIL′EV, Aleksandr Vasil′evič
Matematico, nato a Kazań il 5 agosto 1853; il suo avo paterno fu sinologo, suo padre astronomo. Studiò a Pietroburgo e a Kazań; inviato all'estero nel 1879, conobbe L. Kronecker, C. Weierstrass, F. Klein, C. Hermite e altri illustri scienziati dell'epoca, e si formò una larga cultura in tutti i campi delle matematiche. Ne diede prova nella dissertazione dottorale del 1884 sulla teoria della separazione delle radici dei sistemi d'equazioni algebriche, nella quale non solo raccolse sotto un unico punto di vista i varî metodi noti, ma si valse anche, sulle tracce del Lobačevskij, del sussidio della geometria ad n dimensioni. Questa stessa larghezza di idee dimostrò negli altri suoi scritti, che, oltre a ricerche varie di pura matematica, contengono importanti studî storici e filosofici. Il V. fu professore nell'università di Kazań dal 1884 al 1889; lasciato l'insegnamento, si trasferì in seguito a Pietroburgo, e poi a Mosca, dove morì il 6 ottobre 1929.
Allievo e ammiratore del Lobačevskij, il V. comprese la grande importanza delle idee di questo geometra, e alla volgarizzazione di esse dedicò molta parte della sua attività scientifica; promosse, e diresse sino alla morte, la pubblicazione delle opere complete del maestro, del quale sino dal 1893 aveva scritto un'estesa biografia in occasione del centenario della sua nascita.
Pubblicò ancora i due primi fascicoli (dovevano essere quattro in tutto) delle sue lezioni d'introduzione all'analisi; una monografia sulla storia dell'analisi infinitesimale; una biografia di P. L. Čebyšev; un'opera sulla fisica moderna, che fu tradotta in inglese da M.H. Lucas e C.P. Sanger con il titolo: Space, time and motion. An introduction to the general theory of relativity (Londra 1924).
Bibl.: T. Rainoff, Isis, XIV (1930), pp. 542-48; G. Loria, Archeion, XII (1930), pp. 46-47; N. N. Parfent′ev, A. V. V. come matematico e filosofo (in russo), in Mem. scient. dell'università di Kazań, XC (1930), pp. 943-56.