Letterato e uomo politico russo (Pietroburgo 1754 - ivi 1841); fu presidente dell'Accademia (dal 1813) e ministro della Pubblica Istruzione (1824-28). Conservatore e nazionalista, prese posizione, in Rassuždenie o starom i novom sloge rossijskogo jazyka ("Considerazioni sull'antico e nuovo stile della lingua russa", 1803), contro la riforma e il rinnovamento della lingua russa voluti da N. M. Karamzin, in difesa della conservazione dell'uso dello slavo ecclesiastico. La polemica che ne nacque portò alla creazione di due gruppi avversi, quello dei fautori della lingua moderna, Arzamas, e quello dei fautori della lingua antica, Beseda ljubitelej russkogo sloga ("Conversazione degli amanti della parola russa").