Scrittore russo (Dobroe, gov. di Tambov, 1835 - Mosca 1877). Nella sua copiosa opera narrativa (Stepnye očerki "Bozzetti delle steppe", 1864; Moskovskie nory i truščoby "Spelonche e sentine di vizio a Mosca", 1866; Uličnye kartiny "Quadri della strada", 1868) predilige la descrizione, romanticamente commossa, della vita del proletariato della città e delle campagne.