Losev, Aleksandr Fedorovic
Filosofo e filologo russo (Novočerkassk, Rostov, 1893 - Kratovo, Mosca, 1988). Fornì una interpretazione del mito, del simbolo e della forma estetica che risente dell’influsso del neoplatonismo, dell’idealismo e della fenomenologia, nonché della tradizione esicastica e dell’onomatodossia (imjaslavie: un movimento religioso-filosofico di ispirazione mistica e gnostica fiorito in Russia all’inizio del 20° sec.). Nella sua analisi della forma estetica L. parte da una definizione del simbolo come entità che manifesta o rivela ciò che è altro da sé, realizzando l’identità nella differenza attraverso l’indivisibilità assoluta tra la «cosa» e l’«idea», per contrapporre alla concezione della trascendenza assoluta di Dio («apofatismo assoluto») e a quella della immanenza e della conosciblità del divino («razionalismo religioso», tipico del panteismo neoplatonico) il «simbolismo assoluto», una concezione secondo cui Dio si rivela nel mondo conservando interamente la sua trascendenza. Tra le numerose opere si ricordano: Dialektika chudožestvennoj formy («Dialettica della forma estetica», 1927); Antičnaja Mifologija («Mitologia antica», 1957); Grečeskaja tragedija («La tragedia greca», 1957), e la monumentale Istorija antičnoj estetiki («Storia dell’estetica antica», 7 voll., 1963-88).