Drammaturgo russo (Bezzaboty, Smolensk, 1777 - Mosca 1846). Di famiglia nobile, diresse dal 1802 al 1825 i teatri imperiali di Pietroburgo, contribuendo a innovare la cultura teatrale russa e a formare una generazione di attori (J. G. Brianskij, I. I. Sosnickij, ecc.). Sapiente nella caratterizzazione dei personaggi, affrontò come autore diversi generi; è ricordato soprattutto per le commedie (Domašnij teatr, ili polubarskie zatei "Il teatro in casa, ovvero svaghi seminobili", 1808; Aristofan, ili predstavlenie komedii ‟Vsadniki" "Aristofane, ovvero la rappresentazione della commedia ‟Cavalieri"", 1825) e i vaudevilles (Kazak-stichotvorec "Il cosacco poeta", 1812).