ALECHIN, Aleksandr Aleksandrovic
ALECHIN, Aleksandr Aleksandrovič (Alechine) - Scacchista, nato il 1° novembre 1892 a Mosca, morto a Estoril (Lisbona) il 24 marzo 1946; lasciata la Russia dopo la rivoluzione, nel 1927 prese la cittadinanza francese. Già classificato primo in tre tornei internazionali, fu campione mondiale nel 1927, quando a Buenos Aires, con 6 partite vinte, 3 perdute e 25 patte, superò J. R. Capablanca; fu primo in altri cinque tornei internazionali (tra cui quello di San Remo, 1930) e fino al 1935, quando fu vinto da Max Euwe, mantenne il titolo, che riconquistò due anni dopo prendendo la rivincita su Euwe in una gara svoltasi in varie città di Olanda nell'ottobre-dicembre 1937; poi ancora primo a Hastings nel 1937, a Margate nel 1939, a Salisburgo nel 1940 e secondo a Monaco nel 1942.
Fu un grande giocatore di partite simultanee; nel giuoco "alla cieca" raggiunse (Chicago 1933) il massimo, difficilmente superabile, di 32 partite (19 vinte, 9 perdute e 4 patte) in dodici ore e mezza. Prende da lui il nome la Difesa Alechine (1921), la mossa del Cavallo di re C g8-f6 in risposta all'apertura del pedone di re e2-e4, che ha lo scopo di invitare il Bianco a spingere innanzi i pedoni centrali, per attaccarli poi ed eliminarli al momento opportuno; questa strategia rende le partite assai complicate e interessanti; ma la teoria trovò per il Bianco una linea di giuoco molto solida e sicura, tale da assicurargli una lunga iniziativa, tanto che la Difesa Alechine non fu quasi più giocata dal suo stesso inventore. Il suo libro My hundred best Games of Chess, Londra 1927 (trad. ted. Meine besten Partien, Berlino 1929) è una delle migliori opere della letteratura scacchistica contemporanea.