RUSSO, Alecu (Alessandro)
Scrittore romeno della Moldavia, nato nel 1817 o 1818, morto nel 1859. Trasformò il vero cognome Rusu (originario della Bessarabia) in Russo. Nel 1830-38 studiò in Svizzera apprezzando qui le idee di libertà e patriottismo. Giudice nel 1842, fu esiliato nel 1846 nel monastero di Soveja, per le sue idee liberali (si veda l'opera Sauvégea, in francese). Per la rivoluzione del 1848 errò in Bucovina, in Transilvania e in Francia.
Come scrittore appartiene alla schiera di coloro che lottarono per la libertà nazionale e per eliminare le influenze straniere nella lingua e nei costumi. Nelle sue opere, sia politiche, sia letterarie (poema in prosa Cântarea României, Il cantante della Romania, 1855; Amintivi, Ricordi, 1855, ecc.), sia filosofici (Cugetări, Pensieri), il R. si rivela come un ammiratore del passato e della poesia popolare. I suoi scritti (Scrieri) furono pubblicati a cura di P. V. Haneş (Bucarest 1908).
Bibl.: P. V. Haneş, A. R., Bucarest 1901; 2ª ed., 1930, monografia storico-letteraria; D. Simonescu, Incercǎri istorico-literare, 1926, in Cântarea României, pp. 1-24.