MORO, Aldo
Giurista e uomo politico, nato il 23 settembre 1916 a Maglie (Lecce). Dal 1948 professore di diritto penale all'università di Bari. Presidente (1939-42) della FUCI e poi del Movimento Laureati Cattolici nel 1945-46, deputato per la Democrazia Cristiana alla Costituente, eletto deputato per la I Legislatura repubblicana e per le successive, è stato sottosegretario per gli Affari Esteri nel quinto ministero De Gasperi (dicembre 1947-maggio 1948), ministro di Grazia e Giustizia nel I gabinetto Segni (luglio 1955-maggio 1957), poi della Pubblica Istruzione nel gabinetto Zoli (maggio 1957-luglio 1958) e nel II gabinetto Fanfani (luglio 1958-febbraio 1959). Nel marzo 1959 è stato eletto segretario della D. C., in sostituzione di A. Fanfani. Nel luglio 1960 ha avuto parte notevole nelle difficili trattative che portarono alle dimissioni del ministero Tambroni e alla costituzione del III ministero Fanfani.
La sua opera di segretario del partito, abile e paziente nello sforzo di conciliazione delle tendenze interne, è stata caratterizzata da una netta accentuazione dell'antifascismo ideale e politico della D. C. e da un risoluto distacco dalle destre estreme, nella prospettiva di un ampliamento delle basi politiche, sociali e parlamentari della democrazia italiana attraverso tempestive intese con le forze di sinistra democratica laica e socialista, secondando con vigile riserbo il lento moto del P. S. I. verso la propria autonomia dal comunismo.
Tra le sue pubblicazioni giuridiche: La subiettivazione della norma penale, Bari 1942; L'antigiuridicità penale, Palermo 1947.