Chimico e storico della chimica (Livorno 1879 - Buenos Aires 1950); seguì a Lipsia (1904) i corsi di W. Ostwald; assistente di E. Paternò (1906) a Roma. A partire dal 1912 si dedicò completamente alla storia della scienza e nel 1914 ricoprì a Roma la prima cattedra di storia della chimica. Trasferitosi a Parigi per motivi politici (1928), ivi diresse la Sezione di storia della scienza del Centre internationale de synthèse. Sempre a Parigi organizzò il primo Congresso internazionale di storia delle scienze. Allo scoppio della guerra, M., ebreo e socialista umanitario, si trasferì in Argentina all'università di Santa Fe. Nell'intento di promuovere una nuova tradizione nazionale nel campo della storiografia scientifica, nel 1919 aveva dato vita alla rivista Archivio di storia della scienza. Studioso di vasti interessi, fondò inoltre (1921) la Rivista di studi sessuali, che fu uno dei tramiti della penetrazione in Italia del pensiero di S. Freud. Diede avvio a varie imprese editoriali, pubblicò numerosi saggi storici, un repertorio generale sugli scienziati italiani e il volume Pagine di storia della chimica (1922). Propugnatore dell'idea che la storia della scienza dovesse essere praticata come una disciplina autonoma, M. fu influenzato dalle idee di E. Mach sul carattere convenzionale ed economico delle teorie e attribuì alla storia della scienza il duplice scopo di rivelare il carattere relativo della conoscenza scientifica e i campi di validità delle sue leggi.