SANDULLI, Aldo Maria
(App. III, II, p. 657)
Giurista italiano, morto a Roma l'11 febbraio 1984. Giudice della Corte costituzionale dal 1957, ne fu eletto presidente nel gennaio 1968. Sotto la sua presidenza la Corte ha adottato rilevanti decisioni in materia di proprietà e diritto dell'economia (quali, per es., le sentenze in materia di vincoli urbanistici e di monopolio pubblico radiotelevisivo) e si è aperta alla comunicazione giornalistica, per far conoscere regolarmente il contenuto essenziale delle decisioni di maggior interesse per l'opinione pubblica. Alla scadenza del mandato, nel 1969, fu chiamato alla cattedra di Diritto costituzionale della facoltà di Giurisprudenza dell'università di Roma, proseguendo il suo impegno nell'attività scientifica e nella professione forense. Membro dell'Accademia dei Lincei (socio corrispondente dal 1972, nazionale dal 1982), nel giugno 1983 fu eletto senatore, come indipendente, nelle liste della Democrazia cristiana. Ha contribuito attivamente, sino alla morte che lo colse improvvisamente nel corso di un convegno, alla direzione di Giurisprudenza italiana e della Enciclopedia Giuridica, nonché delle riviste giuridiche da lui fondate: Rivista giuridica dell'edilizia e Diritto e Società.
Opere principali: Il giudizio davanti al Consiglio di Stato e ai giudici sottordinati (1964); Il Giudizio sulle leggi (1970); L'attività normativa della pubblica amministrazione (1970); Scritti giuridici dal 1940 al 1984, 6 volumi (1990).