ALCOVER I MASPONS, Joan
Poeta e scrittore catalano, nato nel 1854 a Palma di Majorca, morto nel 1926. Dopo avere studiato legge a Barcellona, passò il resto della vita nella città nativa. Pubblicò, in lingua spagnola, varî volumetti di poesie facili ed eleganti, nello stile di Campoamor e di Bécquer; ma nelle composizioni sue migliori in castigliano, come Contemplación e El ciprés de mi huerto, è da rintracciarsi piuttosto l'influenza del Leopardi. Sulla soglia della vecchiezza, e per un profondo bisogno di sincerità, consacrò la sua penna alla lingua catalana. Soltanto allora egli si rivelò poeta vero, ed entrò pienamente nella sua opera l'elemento emotivo. Vero signore, l'A. è stato chiamato "il poeta gentiluomo", e ha portato nella letteratura catalana un senso aristocratico dell'arte. In La Belenguera (in italiano potremmo dire La filatrice), la più famosa delle sue Cançons de la Serra (Canzoni della montagna), ha espresso la tradizione con straordinaria novità e profondità. Le Elegies, scritte dopo la morte dei suoi figli, sono veri capolavori: il sonetto Desolació, che appartiene appunto a questa serie, è una delle cose più belle della lirica catalana. Il suo verso raggiunge la perfezione nei Poemes Bíblics. Alcover, oltre che uno dei maggiori poeti catalani, è stato anche un sobrio ed elegantissimo oratore e un critico di gusto sicuro, deciso sostenitore della tesi che l'opera d'arte debba avere un contenuto umano.
I suoi due libri: Cap-al-tard (Verso sera) e Poemes Bíblics si trovano riuniti nel volume Poesies, Barcellona 1921. In prosa pubblicò: Art i literatura, Barcellona 1904. Dopo la sua morte, le sue opere complete sono uscite in tre volumi: Obres de Joan Alcover, Barcellona 1927.
Bibl.: M. de Montoliu, Estudis de literatura catalana, Barcellona 1912; C. Giardini, Antologia dei poeti catalani contemporanei, Torino 1926; Jos. Mª. Capdevila, poetes i crítics, Barcellona 1926; M. Ferrà, J. A., nel primo volume delle Obres de Joan Alcover.