ALCINOO ('Αλκίνοος, Alcinŏus)
Secondo l'Odissea, re dei Feaci in Scheria. Figlio di Nausitoo (Ναυσίϑοος) e, attraverso lui, nipote di Posidone, ha guidato i Feaci dalla loro sede più antica, Iperea (‛Υπέρεια), dov'erano molestati dai Ciclopi, nella lontana Scheria. Sposa Arete, sua nipote, o (in una redazione più antica del nostro testo) sorella, e genera da lei Nausicaa e cinque figlioli maschi. Abita in un palazzo incantato, e possiede un giardino meraviglioso. Accoglie ospitalmente Ulisse, e lo fa riaccompagnare in patria. È raffigurato quale sovrano tanto saggio, quanto ricco e fortunato.
Se i Feaci hanno carattere francamente novellistico, se essi sono originariamente i traghettatori dei morti, il nome di Alcinoo (come quello di suo padre e della sua figliola) sembra già nella sua forma metrica rivelarsi invenzione di un poeta esametrico. E moderna appare la concezione del suo potere, della sua, si direbbe, magistratura, quale si rispecchia nella nostra Odissea. Egli non è più il re assoluto dell'Iliade, ma solo il primo di molti "re portatori di scettro", il magistrato più alto di uno stato aristocratico. Appunto perché il poeta non sa nulla del governo dei mitici Feaci, egli è portato involontariamente a immaginarlo nelle forme a lui note della polis del suo tempo.
Dall'Odissea Alcinoo è passato nel mito degli Argonauti, grazie probabilmente a Timeo. Apollonio Rodio, che attinge qui a Timeo, narra com'egli accogliesse Giasone e Medea, inseguiti dai Colchi, e consigliasse copertamente ai due di unirsi per fornire a lui ragione di non riconsegnar la fanciulla ai messi del padre. Egli rappresenta una parte simile anche nell'Argonautica orfica (v. orfeo e orfici).
Bibl.: Cfr. Feaci. Su Alcinoo orientano bene Tümpel, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswiss., I, col. 1544 e Fleischer, in Roscher, Lexikon der griech. u. röm. Mythologie, I, col. 237. Assai più ricco, specie di varianti genealogiche, Robert, Griechische Heldensage, Berlino 1920 segg., p. 1377, n. 1, e, per Alcinoo nella leggenda degli Argonauti, p. 863. Un buono schizzo storico di tutta la leggenda in U. v. Wilamowitz, Die Ilias und Homer, Berlino 1916, p. 497.
Per lo stato dei Feaci v. G. Finsler, in Neue Jahrbücher für d. klass. Altertum, 1906, p. 313; id., Homer, I, 2ª ed., Lipsia 1914, p. 202.