DE AMBRIS, Alceste
Organizzatore sindacale, nato a Licciana Nardi (Lunigiana) il 15 settembre 1874, morto a Brive (Guyenne) il 19 dicembre 1934. Partecipò al Congresso del partito socialista di Genova del 1892. Diresse la Terra di Pontremoli, con la consueta vicenda di condanne e provvedimenti di polizia. Esule una prima volta nel 1898, al ritorno si diede all'organizzazione e all'azione sindacalista, nel 1907 divenne segretario della Camera del lavoro di Parma dove, nel 1908, diresse lo sciopero agrario rimasto celebre per la sua violenza. Costretto ancora ad emigrare, diresse a San Paolo del Brasile prima un quotidiano d'informazioni, La Tribuna Italiana, poi un settimanale sindacalista La scure. Tornò nel 1911 in Svizzera e nel 1913 fu eletto deputato al Parlamento. Come Corridoni si schierò per l'intervento e fu volontario di guerra. Quando D'Annunzio occupò Fiume, De Ambris lo raggiunse, diventandone il capo di gabinetto e introducendo i principî del sindacalismo nella "Carta del Carnaro". Schieratosi contro il fascismo, fu tra i primi fuorusciti politici del 1922; creò nel Tolosano un periodico Il Mezzogiorno e una piccola casa editrice. Fu privato della cittadinanza italiana con decreto dell'ottobre 1926; fu segretario generale della Lega italiana dei diritti dell'uomo.
Autore di numerosi libretti e opuscoli: La cooperazione sindacalista; L'Azione diretta, 4a ed., Parma 1912; Filippo Corridoni, Piacenza 1922; Dalla frode al fratricidio, la responsabilità del governo italiano nella strage di Fiume, Roma 1921; Fiume, Roma 1920; Mussolini, La leggenda e l'uomo, Marsiglia; Matteotti, Tolosa; Dopo un ventennio di rivoluzione, Il corporativismo, Bordeaux.
Bibl.: Alceste De Ambris, num. unico a cura di A. Bottari, 1947.