ALCE (dal gr. ἀλκή "forza"; lat. scient. Alcinae Pocock, 1923; fr. élan; sp. alce; ted. Elch; ingl. elk, in America moose)
Sottofamiglia della famiglia dei Cervi telemetacarpali. Statura grande con altezza di spalla di circa 2 m.; complessione robusta con collo e tronco brevi, testa e arti lunghi, coda brevissima. Porzione interscapolare del dorso molto alta. Labbro superiore carnoso, largo, molto sporgente, rivestito di peli ad eccezione d'una piccola macchia nuda tra le narici. Dalla gola pende una lacinia mediana riccamente rivestita di pelo, di lunghezza variabile individualmente. Gli zoccoli sono lunghi e stretti; gli zoccoletti accessorî piuttosto grandi; ma non toccano normalmente il suolo. Ha sulla faccia una glandola preorbitale; nella fessura al di sopra degli zoccoli del piede posteriore, una glandola interdigitale; sulla metà superiore del lato esterno del metatarso, una glandola metatarsale con spazzoletta pelosa. Il solo maschio porta corna, generalmente palmate. Queste partono da un livello di poco posteriore all'orbita, con una breve porzione basale del tronco quasi orizzontale, e portano un numero assai variabile di punte. Rivestimento peloso denso, piuttosto ruvido, con criniera nucale e dorsale anteriore. Colorazione variabile dal grigio giallastro al bruno nerastro; zampe generalmente chiare. Il colore è più scuro nelle forme americane e negl'individui ben adulti, ma non vecchi. Giovani dal colorito simile a quello dei genitori; le corna cominciano a svilupparsi dopo il primo anno di vita. Nel cranio il vomere è basso, i premascellari molto lunghi, i nasali molto brevi, il cavo lacrimale ampiamente aperto, la fossa per la glandola preorbitale abbastanza sviluppata; gl'incisivi inferiori sono subeguali tra di loro; mancano i canini superiori; i molari superiori sono larghi. Abita, in 8 forme eurasiche, forse non tutte distinguibili, la Prussia orientale, la Svezia settentrionale, la Norvegia, la Russia anche meridionale (Samara), gli Urali, la Siberia fino nell'Ussuri e particolarmente le regioni dei grandi fiumi Ob, Jenissei, Lena, Kolyma, Anadyr, e in 4 forme americane il Canadà, gli stati più settentrionali dell'Unione, l'Alasca. Molto più diffusa verso occidente e mezzogiorno, anche in tempi storici relativamente recenti, tende ora a diminuire e a ritirarsi sempre più verso settentrione. Predilige i boschi paludosi; mangia corteccia, ramoscelli, fogliame di numerosi alberi; alte erbe di palude, callune e parecchie piante acquatiche. L'addomesticamento per tiro e sella riuscì dovunque fu tentato (Svezia, Estonia, Aldan nella Siberia orientale).
Per altre sottofamiglie v. cervo.
Bibl.: Linneo, Systema Naturae, I, 1758 (10ª edizione), p. 66; Clinton, Letters on Natural History, ecc., 1822, p. 193; Lydekker, The deer of all lands, Londra 1898, pp. 49-60; Brehm, Tierleben, XIII, 1916 (4ª edizione), pp. 100-109; Reichenau, Aus Natur und Museum, Francoforte s. M. 1923, pp. 53-54, 121-125; Pocock, in Proc. Zool. Soc., 1923, p. 207.