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ALCATOE

di Angelo Taccone - Enciclopedia Italiana (1929)
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ALCATOE ('Αλκαϑόη, Alcathŏe)

Angelo Taccone

Alcatoe o Alcitoe è figlia di Minia in Orcomeno di Beozia, insieme con Leucippe e Arsippe (l'ultima denominata anche Aristippe o Arsinoe). Quando il culto di Dioniso s'estende in Beozia, mentre tutte le altre donne abbandonano la casa e si dànno a celebrare su pei monti le orge in onore del nuovo nume, Alcatoe e le sorelle, che non vogliono riconoscere la divinità del figlio di Semele, si trattengono in casa a filare e a tessere. Ma sul far della sera ecco che riempie tutta la casa un suono di flauti e di timpani, mentre edera e pampini s'avvolgono al telaio, la casa trema, vivo chiarore di faci si spande ovunque, e ovunque numerose fiere s'aggirano urlando. Spaventate, Alcatoe e le sorelle fuggono e tentano di nascondersi in cupi recessi, ma son cambiate in pipistrelli. Tali le linee generali del racconto in Ovidio, Metam., IV. Più tragico è il racconto presso Antonino Liberale, Metam., 10, dove Dioniso stesso sotto le spoglie d'una donzella esorta le Miniadi a prender parte alla festa, e telaio scorrono nettare e latte. Impazziscono le sorelle e risolvono di offrire un sacrifizio umano al nuovo nume. La sorte designa Leucippe, e il suo figlioletto Ippaso viene sbranato. Subito dopo il cruento sacrificio le tre giovani fuggono di casa ed errano insane pei monti, dove Ermete le cangia finalmente in un pipistrello, un gufo e un barbagianni. Plutarco (Græcae quaest., 38) riferisce a questo mito l'uso, conservatosi fino ad epoca assai tarda in Orcomeno, per cui nelle feste dionisiache dette Agrionie il sacerdote di Dioniso inseguiva a spada nuda certe donzelle della stirpe di Minia, e, se alcuna si lasciava raggiungere, il sacerdote doveva ucciderla.

Bibl.: Cfr. Stoll, in Roscher, Lexikon d. griech. u. röm. Mythol., I, i, coll. 241-42; Hiller von Gärtringen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswiss., I, coll. 1509-10; Nilsson, Griechische Feste von religiöser Bedeutung, Lipsia 1906, p. 271 segg.

Vedi anche
Minia (gr. Μινύας) Mitico fondatore di Orcomeno in Beozia ed eponimo dei Mini, popolazione di origine tessalica, abitante in questa città. Figlio di Crise e perciò nipote di Posidone (o figlio direttamente del dio), gli si attribuivano molti figli, tra cui Ciparisso, Climene (secondo una tradizione nonna ... Dioniso (gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus di apparirle in tutto il suo splendore, ma rimase incenerita dalla visione del fulmine di Zeus. D., ... Plutarco Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi politici. Fu più volte a Roma, dove ebbe amici illustri tra cui Gaio Minucio Fundano e Aruleno Rustico. ...
Tag
  • ANTONINO LIBERALE
  • PIPISTRELLO
  • BARBAGIANNI
  • PLUTARCO
  • ORCOMENO
Altri risultati per ALCATOE
  • Alcitoe
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Giorgio Padon Figlia di Minya, re di Orcomeno. Assieme alle sorelle Arsippe e Leucippe (quasi sempre citate tutte e tre collettivamente col patronimico Minyeidi), ricusò di prender parte alle feste dionisiache negando che Bacco fosse figlio di Giove; né le Minyeidi si ritennero dal turbare le cerimonie ...
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