ALCAIDE
Vocabolo spagnuolo che ora significa persona incaricata di custodire prigionieri o addirittura il direttore d'un carcere; ma che nel Medioevo significava il governatore (per lo più scelto fra i nobili) di una fortezza o d'un castello; in questo secondo senso ricorre di frequente nella novellistica spagnuola. È l'arabo al-qā'id, che significa "condottiero", cioè capo militare grande o piccolo, e che nel Marocco, data la confusione tra le funzioni politico-amministrative e le militari, designava e designa tuttora un governatore di città o di provincia. Il vocabolo arabo è lo stesso che, nel senso di "condottiero, comandante, castellano", era adoperato in Sicilia nell'età araba e normanna, figurando nei documenti latini e greci sotto le forme κάϊτ, κάϊτος, κέτος, kaitus, gaytus, ecc. (perfino arcadius); esso non va confuso con alcade (v.).