PENCK, Albrecht
Geografo tedesco, nato a Reudnitz presso Lipsia il 25 settembre 1858, s'indirizzò dapprima agli studî geologici nell'università di Lipsia e per un biennio fece anche lavori sul terreno presso l'ufficio geologico bavarese; poi si volse alla geografia e conseguì la libera docenza nel 1883; due anni dopo fu nominato professore di geografia nell'università di Vienna; di qui passò nel 1906 a Berlino, dove insegnò fino al 1923. Compì parecchi viaggi di studio negli Stati Uniti (1897, 1904, 1908) e nel Messico (1904), percorse l'Africa meridionale (1905), nel 1909 compì un giro del mondo, nel 1910 visitò lo Spitzberg, nel 1914 l'Australia.
Il P. applicò i principî geologici allo studio della geografia e può considerarsi come uno dei fondatori della morfologia terrestre con la classica opera Morphologie der Erdoberfläche che, apparsa nel 1894 (in 2 volumi), rappresentò una sistemazione di questa nuova disciplina. L'opera è oggi senza dubbio invecchiata, soprattutto in virtù del successivo diffondersi delle dottrine morfologiche americane (scuola di W. M. Davis), alle quali anche il P. dapprima aderì, almeno in gran parte, per poi nuovamente staccarsene in seguito; una nuova edizione del suo trattato egli tuttavia non ripubblicò mai più. Altra opera di gran mole è quella, fatta in collaborazione con E. Brückner, sulle Alpi nell'epoca glaciale (Die Alpen im Eiszeitalter, Lipsia 1901-08) nella quale, compiendo osservazioni sistematiche su gran parte della cerchia alpina e tenendo conto di tutta la precedente letteratura, sono descritte tutte le forme e i depositi dell'epoca glaciale, nella quale vengono distinte quattro fasi. Sul problema della glaciazione quaternaria nelle Alpi e altrove, il P. tornò poi in molti altri scritti. Di carattere propriamente corografico sono alcuni ampî lavori giovanili, come le monografie sulla Germania, i Paesi Bassi e il Belgio nella Länderkunde von Europa di A. Kirchhoff (1885-89) e il lavoro sul Danubio (Die Donau, Vienna 1891). Nell'età matura non produsse altre opere corografiche di gran mole, ma si occupò invece di svariate questioni attinenti alla geografia, anche nel campo politico (Über politischen Grenzen, Berlino 1917) e in quello metodico (concetto e campo di studio della geografia, ecc.), come pure di problemi oceanografici, avendo assunto, col passaggio a Berlino, la direzione dell'Institut für Meereskunde annesso a quell'università, cui diede grande impulso. Il P. fu anche efficace maestro e a Vienna e a Berlino avviò numerosi scolari; fu ed è tuttora considerato, almeno nel campo della geografia fisica, come un caposcuola. Iniziò e diresse una serie di pubblicazioni intitolata Geogr. Abhandlungen (dal 1886 pubbl. a Lipsia, poi a Vienna), in seguito assunse anche la direzione della Bibliothek geogr. Handbücher, fondata da F. Ratzel; diresse inoltre le pubblicazioni del su ricordato Institut für Meereskunde. Fu anche presidente della Società geografica di Berlino e partecipò a congressi e altre manifestazioni geografiche internazionali. Fu uno dei più attivi promotori di quella grande impresa che è la Carta internazionale del mondo al milionesimo, alla quale pertanto resta pure legato il suo nome.
Bibl.: Festband für A. P., Stoccarda 1898.