DEVRIENDT, Albrecht
Pittore e incisore, nato a Gand il 6 dicembre 1843, morto ad Anversa il 14 ottobre 1900. Allievo, prima, dell'Accademia di Gand e di quella di Anversa, sotto la direzione del Layge, fu, dopo, discepolo e continuatore di Henri Leys. Eseguì il suo primo quadro (S. Elisabetta orante) nel 1864; nell'anno seguente andò ad Anversa e vi dipinse S. Luca che dipinge la Madonna. Nel 1869 si recò in Gemania. Ritornato a Bruxelles dipinse Giacomina di Baviera che implora da Filippo il Buono la grazia di suo marito (1871), Richilde di Gavre (1872), Carlo V nel convento di S. Giusto (1874), La scomunica di Bouchard d'Avesnes (1877; nel Museo di Bruxelles) e Filippo il Bello che arma suo figlio Carlo di Lussemburgo cavaliere del Toson d'oro (1880). Poi visitò l'Italia, ma il viaggio non ebbe alcuna influenza sulla sua pittura. Verso la fine del 1880, intraprese un viaggio in oriente, visitando l'Egitto e la Terra Santa. Nel 1896 andò nuovamente in Germania. Del 1883 è il suo Paolo III dinanzi al ritratto di Lutero (Museo d'Anversa), del 1885 l'Omaggio reso a Carlo V (Museo di Bruxelles). Eseguì anche alcuni affreschi nel palazzo municipale di Bruges (schizzi nel Museo d'Anversa) e nel palazzo di giustizia di Furnes. Fu direttore dell'Accademia di belle arti di Anversa (1891-1900). Suoi lavori si conservano nei musei d'Anversa, Bruxelles, Liegi, Mons, Budapest, Monaco, ecc. Dipinse soprattutto quadri storici in uno stile arcaizzante, derivato dai maestri fiamminghi primitivi.
Suo fratello, Juliaan, pittore di soggetti storici e religiosi, ritrattista e acquafortista, nato a Gand il 20 agosto 1842, fu allievo dell'Accademia di Gand e di quella d'Anversa. Accompagnò Albrecht, di cui imitò la maniera arcaizzante, nei suoi viaggi in Germania e in Oriente e divenne, dopo la morte di lui, direttore dell'Accademia d'Anversa (1901-1924). Suoi lavori si trovano nei musei d'Anversa, di Bruxelles e di Liegi.
Bibl.: E. L. de Taeye, Les artistes belges contemporains, Bruxelles 1894, pp. 62 segg., 783 segg.; Fierens Gevaert, Albrecht Devriendt, 1898; E. Wante, A. D., Gand 1900; F. Donnet, A. D., Anversa 1901; Pol de Mont, De gebroeders J. en A. D., in Koppen en Busten, Bruxelles 1903, pp. 73-112.