BRÁF, Albín
Economista e uomo politico cèco. Nato nel 1851 a Třebíč in Moravia, dal 1882 professore d'economia politica all'università cèca di Praga, fra il 1908-1912 presidente dell'Istituto d'economia presso l'accademia cèca di Praga, nel 1909 e nel 1911-1912 ministro austriaco dell'agricoltura. Morì nel 1912. B. fu uno degli uomini più rappregentativi della Boemia nel sec. XIX. Profondamente convinto che alla vita di una nazione è necessario complemento l'indipendenza nel campo economico, dedicò tutte le sue energie allo studio dell'economia nazionale. B. non pubblicò nessuna opera voluminosa; il suo pensiero economico appare nei numerosissimi scritti minori, e in tutta una generazione di economisti, uscita dalla sua scuola. Il B. partecipò pure alla vita politica cèca, come deputato alla dieta di Praga, come membro della Giunta provinciale, e come ministro austriaco.
Attese soprattutto al consolidamento dell'autonomia locale nei distretti e nei comuni cèchi. Per sua iniziativa vennero fondati in Boemia molti istituti finanziarî (la Banca del regno di Boemia), agricoli e umanitarî. Il B. fu nella politica sociale un conservatore. Riassunse le sue idee politiche nelle Lettere di un eretico politico (1902) e nelle memorie, pubblicate, dopo la sua morte, nel 1922.
Bibl.: Gruber-Horáček, Albín Bráf, Život a dílo (A. B., vita e opera), 5 voll, Praga 1922-24.