Scultore (Quistello, Mantova, 1906 - Venezia 1989). Assistente (dal 1944) di A. Martini all'Accademia di belle arti di Venezia, ne derivò il senso del monumentale, che in V. è però più dimensionale che letterario; influenzato da C. Brancusi e da H. Arp, da A. Calder e da A. Pevsner, ha creato per un certo tempo sculture che racchiudono uno spazio definito entro intelaiature metalliche, ed è giunto a rappresentare lo spazio stesso attraverso masse plastiche pervase di un movimento rotatorio sempre definito dalla linea. Ha partecipato alle principali mostre nazionali e internazionali del dopoguerra e sue opere sono nei principali musei europei e americani.