ALBERTO VI d'Asburgo, il Prodigo (der Verschwender)
Nacque a Vienna nel 1418, dal duca Ernesto di Stiria (ramo leopoldino degli Asburgo), ebbe il titolo di arciduca il 6 gennaio 1453, e morì in Vienna il 2 dicembre 1463. La sua vita fu una lotta continua contro il fratello maggiore Federico (imperatore Federico III), la cui fiacca, ma ostinata passività differiva profondamente dal carattere aggressivo di Alberto VI. Nel 1439 Federico gli cedette la reggenza sul Vorland austriaco (vi era compresa Friburgo in B., dove A. fondò l'università, 1456-1457): ma al suo orgoglio non bastarono questi territorî. Quando, nel 1439, il re Alberto II (Alberto V, come duca d'Austria) morì, Federico fu riconosciuto, come governatore, dagli stati austriaci. La vedova di Alberto re, Elisabetta, che nel febbraio del 1440 diede alla luce un figlio, Ladislao, scelse A. per tutore. Ma poiché non poteva energicamente appoggiarla, egli rinunciò alle sue pretese (marzo 1443), le quali tuttavia si riaffacciarono, quando, con la morte del re Ladislao (1457), la linea albertina della casa asburgica si estinse: ma Federico III, il maggiore della casa, non le volle riconoscere. Il trattato del 22 agosto 1458 diede tuttavia ad A. l'alta Austria; e più tardi, A., alleatosi coi principi vicini e la nobiltà ribelle a Federico III, riuscì a strappare, con la mediazione del re Giorgio di Boemia, un trattato che gli diede anche Vienna e la bassa Austria (2 dicembre 1462). Ma le lotte tra i diversi partiti della nobiltà continuarono tutto l'anno seguente; e il potere di A. non era affatto consolidato, quando improvvisamente egli morì.
Bibl.: A. Huber, Gesch. Österreichs, III, Gotha 1888; M. Vancsa, Gesch. Nieder -und Oberösterreich, II, Gotha 1927.