SAVINIO, Alberto
Pseudonimo di Andrea De Chirico, (fratello di Giorgio: vol. XII, p. 459), scrittore, pittore e musicista, nato ad Atene il 25 agosto 1891.
Le sue prime affermazioni di scrittore risalgono al tempo della Ronda, ma per il suo gusto, tendente al metafisico, al surrealista, al magico, egli si avvicina piuttosto al Bontempelli delle esperienze "novecentiste". I racconti, romanzi, drammi del S. sono pertanto pastiches, capricci, fantasie, dove il dato reale o culturale (d'una cultura impreziosita da echi classici), viene guardato nel controluce della vita subconscia, per cogliervi inedite analogie fra l'uomo e le cose. Motivi freudiani, e del "decadentismo" contemporaneo in genere, concorrono naturalmente in questa animazione o scomposizione fra umoresca e paradossale degli "oggetti"; nella quale sul sentimento poetico prevale un elegante giuoco dell'intelligenza, tuttavia espresso in una prosa duttile e tersa.
Sue opere principali: Hermaphrodito, Firenze 1918; La casa ispirata, Lanciano 1925; Angelica o la notte di maggio, Milano 1927; Capitano Ulisse, dramma in 3 atti, Roma 1934; Tragedia dell'infanzia, ivi 1937; Achille innamorato, Firenze 1938; Dico a te, Clio, Roma 1940; Infanzia di Nivasio Dolcemare, Milano 1941; Narrate, uomini, la vostra storia, ivi 1942; Casa "La Vita", ivi 1942; Ascolto il tuo cuore, città, ivi 1943; Tutta la vita, ivi 1946.
Un gusto analogo si ritrova nel S. pittore e disegnatore: il quale, da premesse metafisiche, alla maniera di Giorgio De Chirico, procede verso un surrealismo intramezzato da ritorni realistici. Sue opere sono nelle principali collezioni italiane e straniere.
Come musicista ha dato al teatro i balletti: Perseo (1924); La morte di Niobe (1925); Ballata delle Stagioni (1925); ecc.
Bibl.: R. Jacobbi, in Circoli, 1938, VII; E. Falqui, in Gazzetta del Popolo, 17 ottobre 1940; A. S., Milano 1949 (con bibl.).