PASINI, Alberto
Pittore e litografo, nato a Busseto il 3 settembre 1826, morto a Cavoretto il 15 dicembre 1899. Seguì i corsi dell'Accademia di belle arti in Parma dandosi alla litografia per guadagnare da vivere. Partecipò alla prima guerra dell'indipendenza con i volontarî di Modena e nel 1851 si recò a Parigi, dove trovò appoggi ed entrò nello studio di Eugenio Ciceri. Poté allora dedicarsi interamente alla pittura, trascurando la litografia, con cui pure si era fatto conoscere al Salon del 1853 esponendo La sera. La passione dell'Oriente, ch'era allora di moda in letteratura come in pittura, lo condusse a viaggiare a lungo in Persia, in Siria, in Turchia, in Egitto. I suoi temi preferiti furono, oltre i paesaggi e le architetture, gli aggruppamenti di figure, le scene di costume, i bazar assolati e animati, le carovane attraverso gole di monti o nel deserto sconfinato, le scene di caccia. L'efficacia espressiva del disegno esattissimo, un felice equilibrio nella composizione, un sentimento eletto e signorile, un impasto solido e pittoresco del colore lo salvano quasi sempre dal cadere nel fotografico, cui lo condurrebbe la sua visione statica e troppo obiettiva. Ebbe in Francia largo riconoscimento della sua arte; tra l'altro nel 1864 la Caccia al falco in Persia gli procurò la medaglia di prima classe; fu insignito della Legion d'onore all'esposizione universale di Parigi del 1878. Assiduo ai Salons partecipò anche a varie mostre italiane, fra cui quella di Torino del 1898, in cui espose circa trecento studî, un diario d'impressioni, scelti e composti con gusto, facili e accurati, freschi di tocco e d'espressione.
Bibl.: M. Calderini, A.P., Torino 1917; E. Somaré, Storia dei pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1928, I (anche per la bibl.); N. Pelicelli, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1932; A. M. Comanducci, I pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1934, p. 507.