MONTICONE, Alberto
Storico e dirigente cattolico, nato a Sommariva Perno (Cuneo) il 1° settembre 1931. Professore di Storia moderna all'università di Roma ''La Sapienza'' e dal 1992 alla Libera Università Maria SS. Assunta di Roma, i suoi studi hanno avuto come argomenti prevalenti la prima guerra mondiale, il mondo cattolico italiano ed europeo tra l'Ottocento e il Novecento, l'incidenza politica dei mezzi di comunicazione di massa nel periodo fascista. Il suo nome è legato soprattutto alle vivaci vicende del mondo cattolico italiano successive al Concilio ecumenico Vaticano ii. Dirigente prima della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e del MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale), M. suscitò entusiasmi e polemiche soprattutto come presidente nazionale dell'Azione cattolica italiana dal 1980 al 1986.
L'Azione cattolica cercava d'indicare al cattolicesimo italiano una via che evitasse insieme la chiusura nel privato e l'appiattimento politico nel collateralismo con la Democrazia Cristiana. Una via difficile, quella della scelta cosiddetta ''religiosa'', anche perché ostacolata da buona parte del cattolicesimo più ufficiale, oltre che dalla DC. M. seguì e portò avanti le intuizioni del suo predecessore alla guida dell'Azione cattolica, V. Bachelet, ucciso dalle BR, contrapponendo alla cultura ''presenzialista'' di Comunione e Liberazione e di altri settori, un cattolicesimo della ''mediazione'', meno aggressivo ma più fecondo e rispettoso del pluralismo delle posizioni e della laicità della società e dello stato.
Tra le sue opere, ricordiamo: Nitti e la grande guerra (1914-1918) (1961); Il fascismo al microfono. Radio e politica in Italia (1924-1945) (1978); I cattolici italiani e l'impegno per il paese, con A. Acerbi (1983); Popolo di Dio laicato e movimento cattolico in Italia a vent'anni dal Concilio, con L. Sartori (1983); Scelta religiosa e impegno socio-politico, con P. Doni (1983); La riconciliazione: nostalgia e volontà (1985); La bisaccia del pellegrino (19873); I cattolici e la riforma della vita pubblica, con N. Lipari e P. Scoppola (1988).