GEISSER, Alberto
Nacque a Torino il 13 febbr. 1859 da Ulrich, di nazionalità svizzera, noto banchiere e imprenditore, e da Josephine Müller.
Dopo essersi laureato in legge, nel 1880, presso l'Università di Torino e aver compiuto viaggi di istruzione presso gli atenei di Heidelberg e di Berlino, il G. iniziò la carriera nella ditta del padre, nel settore bancario, ereditando dalla rete di affari di questo saldi legami con il mondo dell'alta finanza italiana; alla prima metà degli anni Ottanta risalgono anche alcune esperienze in istituti francesi e inglesi. La sua attività venne comunque caratterizzandosi, nel corso degli anni, lungo tre direttive principali: l'impegno professionale nel settore creditizio e industriale; l'attiva partecipazione al dibattito economico dell'epoca; la promozione di iniziative filantropiche.
Dal 1886 il G. ricoprì l'incarico di amministratore e poi, dal 1924, di vicepresidente, delle miniere sarde di Monteponi, mentre dal 1889 - anno in cui sposò Maria Teresa Celesia di Vegliasco, da cui ebbe tre figli - fu tra gli amministratori della Cartiera italiana, società nella quale già suo padre vantava una cospicua partecipazione.
Durante questo incarico il G. indirizzò i suoi interessi verso l'applicazione industriale di nuove coltivazioni, favorendo lo sviluppo delle piantagioni di pioppo canadese.
Contemporaneamente, nel 1885, insieme con E. Schiapparelli e F. Lampertico, aveva fondato l'Associazione nazionale per soccorrere le missioni italiane; quindi, negli ultimi anni del secolo, realizzò altre interessanti iniziative filantropiche e socio-economiche, quali la partecipazione alla gestione dell'Opera pia Lotteri, che si occupava dell'assistenza sanitaria alle donne; la promozione dell'Esposizione di Torino del 1898, nel cui ambito si occupò di organizzare la Mostra degli Italiani all'estero; la costituzione di biblioteche circolanti nel capoluogo piemontese.
Quest'ultima iniziativa ebbe un seguito nel 1907, quando il G. fondò il Consorzio delle biblioteche, poi arricchitosi anche di una sezione dedicata alla raccolta di materiale cinematografico.
Inoltre, il G. mostrò un costante interesse per lo studio delle condizioni di vita dei lavoratori, interesse che lo portò, a cavallo del secolo - dopo aver appoggiato l'Opera di assistenza degli operai emigrati fondata nel maggio 1901 da mons. G. Bonomelli - a realizzare un'importante inchiesta sull'emigrazione di manodopera minorile dai circondari di Sora e Isernia verso le vetrerie francesi (La tratta di fanciulli italiani per le vetrerie francesi, Torino 1901).
Nel 1893, come prima testimonianza della partecipazione al dibattito sulle condizioni dell'economia, vissuta all'insegna di un pragmatico liberalismo, il G. aveva contribuito, con S. Cognetti de Martiis, alla fondazione di un laboratorio di economia politica presso l'Università di Torino.
Nel 1907 il G. ottenne la cittadinanza italiana. Nello stesso anno entrò a far parte del comitato promotore e di quello di redazione de La Riforma sociale, la rivista fondata da F.S. Nitti, poi diretta da L. Einaudi, alle cui teorie economiche il G. si richiamava.
Fu proprio sulle pagine della Riforma che il G. ebbe modo di intervenire regolarmente, con una nutrita serie di articoli, soprattutto su problemi connessi all'organizzazione della produzione industriale, al mondo del risparmio e alla riforma della fiscalità nazionale: dopo un primo saggio risalente al 1896, La finanza locale in Italia (III, pp. 331 ss.), dal 1904 fino alla sua morte, il G. pubblicò una lunga serie di articoli, circa quaranta. Tra questi ci limitiamo a ricordare, come particolarmente rappresentativi dei suoi interessi: Contribuzione alla storia e statistica dei salari in Italia nella seconda metà del secolo XIX, XI (1904), pp. 793 ss. (scritto con E. Magrini); L'imposta sulle aree fabbricabili e il nuovo progetto di legge per Roma, XIV (1907), pp. 426 ss.; Le prime applicazioni dell'imposta sulle aree fabbricabili in Italia (Torino, Milano, Roma), XV (1908), pp. 145 ss.; Problemi municipali - Il mercato del credito ed i prestiti municipali - Di alcune particolari riforme tributarie urgenti, XX (1913), pp. 187 ss.; Note sull'emigrazione italiana (Risposta ad un questionario dell'Opera Bonomelli), XXIX (1922), pp. 1 ss.; L'individualismo americano e Herbert Hoover, ibid., pp. 305 ss.
Questi scritti e le iniziative nel campo degli studi economico-sociali gli valsero nel 1912 la medaglia d'oro di benemerito dell'Istruzione.
All'indomani della prima guerra mondiale, facendo parte del Comitato delle province piemontesi per l'assistenza agli invalidi di guerra, costituì un'officina per la costruzione di protesi che ottenne diversi appalti dal ministero della Guerra.
In campo imprenditoriale, nel 1904, dopo aver condotto a termine nell'agosto la liquidazione della ditta paterna, su nomina comunale entrò a far parte del Consiglio di amministrazione della Cassa di risparmio di Torino, di cui fu presidente dal 1920 al 1927.
Questo incarico gli fu assegnato anche in virtù del ruolo da lui sostenuto, tra 1906 e 1919, nel Consiglio comunale torinese, ove si interessò particolarmente delle questioni finanziarie e partecipò al dibattito sulle municipalizzazioni.
Nella Cassa il suo impegno, inizialmente a fianco del presidente C. Ferrero di Cambiano, fu fondamentale per realizzare l'aumento della raccolta e per indirizzare questi capitali verso nuove forme di impiego, individuate in finanziamenti all'industria, in particolare quella idroelettrica, e nell'erogazione di ingenti prestiti alla Municipalità torinese al fine di favorire la politica di sviluppo economico della città. In questo ambito la sua preferenza - maturata con la considerazione di quanto era stato realizzato all'estero, non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti - andava, piuttosto che alla gestione dei servizi da parte di aziende municipalizzate, alla concessione dei medesimi all'industria privata e all'eliminazione in alcuni settori, come quello elettrico, di ogni forma di monopolio.
Di questi anni è anche l'interesse del G. per lo sfruttamento delle vie di trasporto fluviali e lacustri, che gli valse la carica di vicepresidente del Comitato torinese della navigazione interna.
Dal 1925 al 1928 fu consigliere d'amministrazione dell'Università di Torino
Il G. morì a Roma l'11 febbr. 1929.
Tra gli altri scritti del G. si ricordano: Di alcune obiezioni all'Associazione nazionale per soccorrere i missionari cattolici italiani, Torino 1888; Deve Torino avere una biblioteca pubblica circolante?, ibid. 1893; A proposito di case operaie, ibid. 1903; [La navigazione interna nell'Alta Italia in accordo coi vitali interessi della Svizzera], in Neue Zürcher Zeitung, 7, 12 e 13 dic. 1906; Il problema delle abitazioni popolari nei riguardi finanziari e sociali. Conferenze dette a Torino il 13 e 15 aprile 1907, Torino 1908; Il problema finanziario di Torino e l'allargamento della cinta daziaria, ibid. 1909; Pro collina torinese, ibid. 1909; Quel che non si vede nelle municipalizzazioni, ibid. 1910; Pizzicato in sordina - Giustizia? A proposito dell'allargamento della cinta daziaria di Torino, ibid. 1912; La pressione tributaria sulle società per azioni, ibid. 1915 (con G. Borgatta); Il Frutteto - Scuola pratica di pomologia. Programma e statuto, ibid. 1922; una biografia del padre: Uomini del Risorgimento, in La Lettura, XXXIII (1923), pp. 255-262; Note sul problema spedaliero di Torino e le case di convalescenza, Torino 1924; La Cassa di risparmio di Torino nel suo primo centenario, ibid. 1927, pp. V-XIX; Della frutticoltura in Italia, ibid. 1928. Tra le traduzioni si ricordano: E. Cauderlier, L'evoluzione economica del secolo XIX, Roma 1902; J. Avebury Lubbock, Le industrie dello Stato e dei Municipii, ibid. 1908; A. Newsholme, I problemi della sanità pubblica, in La Riforma sociale, XXXV (1928), pp. 382 ss.
Fonti e Bibl.: Necr. in La Riforma sociale, XXXVI (1929), pp. 200-209; G. Fenoglio, Appunti biografici su A. G., Torino 1935. Per il ruolo ricoperto dal G. quale liquidatore della ditta paterna attraverso la stipula con la Banca d'Italia delle convenzioni del 1889, 1895 e 1901 vedi: Roma, Arch. storico della Banca d'Italia, Fondo liquidazioni, Geisser, Serie registri-convenzioni, ad annos; per l'attività come banchiere: V. Castronovo, Il Piemonte, in Storia delle regioni italiane dall'Unità ad oggi, Torino 1977, ad indicem; Id., Torino, Roma-Bari 1987, ad indicem.