GANASSA, Alberto
Comico della Commedia dell'Arte, della seconda metà del sec. XVI, di nome Alberto Naselli. Il nome d'arte assunto, o affibbiatogli, di Ganassa, che può far pensare a un'origine lombarda, sarebbe dovuto alle proporzioni o della sua mascella o del suo appetito. La sua fama in Italia si stabilì come "secondo Zanni" e cioè Arlecchino o Brighella. Nel 1560 apparteneva alla compagnia del duca di Mantova, e recitava con gran successo, insieme con Vincenza Armani. Nel 1570 a Ferrara partecipa alle feste per le nozze di Lucrezia d'Este. Nel 1571 si reca, chiamato, a Parigi; e nello stesso anno rappresenta a Lione. Ritorna a Parigi nel 1572, partecipa ai festeggiamenti per le nozze di Margherita di Valois col re di Navarra e vi rimane sino alla fine dell'anno, circondato dall'entusiasmo del pubblico e dalla protezione del re. Dopo una sosta in Italia, nel 1574 passa con la sua compagnia in Spagna e dopo brevi accordi con la Confraternita della Passione, inizia le recite con grande successo, tanto che può imporre, nel contratto "il palcoscenico" e un'organizzazione delle compagnie e dei contratti diversa da quelle allora esistenti in Spagna e modellata sull'uso italiano. Nel 1575 è a Siviglia e nel 1579 è chiamato a Toledo, per rappresentazioni di auto-sacramentali, presente Filippo II. Queste rappresentazioni provano che il G. aveva riformato la sua compagnia con attori locali, per potere recitare in spagnolo. Il suo valore di attore comico si deve essere completato con quello di attore nel genere serio, perché nessun commediante spagnolo poté allora competere con lui. Il G. rimase in Spagna dieci anni, ritirandosi poi in Italia (verso il 1584) con lauti guadagni.