FORTIS, Alberto
Giornalista e naturalista, nato a Padova l'11 novembre 1741, morto a Bologna il 21 ottobre 1803. Vestì l'abito agostiniano mutando il suo nome di battesimo (Giovanni Battista) in quello di Alberto. Ma al F. mal s'addiceva la vita monastica, sì che presto ottenne di essere sciolto dai suoi voti, e rimase semplice abate. Collaborò all'Europa letteraria (1768-73), compilata da Domenico Caminer e da Enrichetta sua figlia, che amò, riamato. Viaggiò molto per fini scientifici, e fu scrittore fecondissimo; ma la soverchia libertà di costumi e di linguaggio gl'impedì di ottenere quella cattedra padovana che ardentemente desiderava. Seguace delle nuove idee, passò nel 1796 a Parigi. Tornato in Italia dopo la battaglia di Marengo, fu eletto prefetto della biblioteca di Bologna e segretario dell'Istituto italiano.
Pubblicò numerose opere, fra le quali si ricordano: Viaggio in Dalmazia (Venezia 1774, tradotto in francese, inglese e tedesco), illustrazione delle condizioni e dei prodotti naturali, della storia, dei costumi e delle tradizioni popolari di quella regione; Saggio d'osservazioni sopra le isole di Cherso ed Ossero (Venezia 1771; ivi 1774); Mineralogische Reisen durch Calabrien und Apulien (Weimar 1788); Mémoires pour servir à l'histoire naturelle princ. à l'oryctographie de l'Italie et des Pays adjacents (Parigi 1802); Sopra i pesci ischeletriti dei Monti di Bolca (Venezia 1793). Lasciò anche notevoli traduzioni in versi sciolti di canti popolari: nel saggio su Cherso ed Ossero, d'una eanzone illirica; e nel vol. I del Viaggio in Dalmazia il testo serbo e la traduzione del Compianto della nobile sposa di Asan Aga, tradotto poi dal Goethe (1775) e dal Nodier (1820).
Bibl.: C. Amoretti, Elogio di A. F., Verona 1809; G. Vedova, in De Tipaldo, Biogr. degli it. ill. dei secoli XVIII e XIX, II, Venezia 1835, p. 237 segg.; C. Ugoni, Della lett. nella seconda metà del sec. XVIII, III, Milano 1856, p. 5 segg.