DE' STEFANI, Alberto (XII, p. 687)
Nel 1937 fu nominato dal governo cinese alto consulente della Repubblica. In Confidenze e convinzioni (Roma 1941), sostenne la necessità di subordinare l'azione del partito fascista ai principî cattolici. Condannato a morte in contumacia dal tribunale di Verona per aver aderito, il 24 luglio 1943, all'ordine del giorno Grandi, fu poi processato a Roma per atti rilevanti e assolto con formula piena il 17 luglio 1947. Frutto del quadriennale isolamento fu il romanzo Fuga dal tempo (Perugia 1948), in cui è confermata l'esigenza di un cristianesimo in atto anche come struttura economica e sociale della convivenza umana. Un elenco delle sue opere è nel volume: Sopravvivenze e programmi, Roma 1941.