ALBERTO dalla Piacentina
Volgarizzatore del sec. XIV. Esercitava il notariato nella sua città, Firenze, nel 1323. Lo troviamo poi a Venezia, dove, forse per un delitto di sangue, fu rinchiuso in prigione. Si confortò nella prigionia, che doveva durare sino al termine della sua vita, traducendo in bella prosa e in terzine il De consolatione philosophiae di Boezio. Di alcune canzoni morali, che nei manoscritti vanno sotto il suo nome, la paternità gli è vittoriosamente contesa da Bindo Bonichi. Morì intorno al 1332.
Bibl.: Prefazione a Il Boezio e l'Arrighetto per cura di C. Milanesi, Firenze 1864, pp. xxii-lvii.