ALBERTO da Giussano
Quando il popolo lombardo, nell'età del Risorgimento, volle rivivere idealmente il fervore eroico della guerra del comune milanese contro Federico Barbarossa, fermò il carattere dei suoi eroici difensori, che avevano dato nella battaglia di Legnano la vittoria alla Lega Lombarda, in una singolare figura di uomo d'arme e di fede, Alberto da Giussano. La leggenda, di cui l'eco più celebre è la "Canzone di Legnano" del Carducci, fiorì intorno a esigui elementi di realtà e di storia. Nella cittadina di Giussano, che dedicò omaggi marmorei all'eroe di Legnano, si mostra ancor oggi, come la casa della sua famiglia, un notevole edificio duecentesco. Della famiglia si conoscerebbe pure lo stemma. E ad A. si riferisce la gesta conchiusiva della battaglia di Legnano: la carica della "Compagnia della morte", i settecento cavalieri guidati da A., che la leggenda immaginò gigantesco di statura, oltre che valorosissimo combattente.
Ora, tra i nomi dei rappresentanti di Milano al convegno di Pontida s'incontrano due Alberti: Albertus de Carathe l'uno, Albertus Longus l'altro. Albertus de Carate è, per Milano, anche tra ì firmatarî del patto fra le città lombarde successivo a Pontida, e ancora tra quelli del patto di Lodi. Le preferenze starebbero, naturalmente, per l'Albertus Longus. Un terzo, Albertus Cagasoticus, s'incontra tra i consoli di Milano, in un atto dell'8 agosto 1170.
Bibl.: C. Vignati, Storia diplomatica della Lega Lombarda, Milano 1879; C. Vignati e C. Cantù, in Omaggio della Soc. stor. lomb. per il VII centenario della battaglia di Legnano, ivi 1876; Voigt, Storia della Lega Lombarda, ivi 1848; F. Bertolini, Importanza storica della battaglia di Legnano, in Nuova Antologia, 1875; C. Desimoni, Di un recente giudizio sull'importanza storica della battaglia di Legnano, in Giornale ligustico, 1876; O. Masnovo, La battaglia di Legnano, nell'Ann. dell'Ist. tecn. di Legnano, 1924-25.