CECCHERELLI, Alberto
Nacque a Firenze il 22 marzo 1885 da Guglielmo e Leoncina Mancini. Frequentò l'Istituto commerciale di Firenze, allora scuola di commercio "Leon Battista Alberti", in quanto la famiglia voleva avviarlo all'amministrazione di una azienda di sua proprietà. Conseguita la licenza nel 1902, s'iscrisse quello stesso anno alla Scuola superiore di commercio di Venezia, dove fu allievo di F. Besta. Conseguita la laurea, cominciò ad insegnare, prima nella scuola tecnica "Aurelio Saffi" e in seguito alla "Giovanni da Verrazzano" e alla "Leonardo Da Vinci".
Nello stesso periodo il C. iniziò la propria produzione scientifica con alcuni scritti di storia della ragioneria: Le scritture commerciali nelle antiche aziende fiorentine, Firenze 1910; I libri di mercatura della Banca Medici e l'applicazione della partita doppia a Firenze nel secolo decimo quarto, ibid. 1913; Le funzioni contabili e giuridiche del bilancio delle società medioevali, Roma 1914, elaborati con un lavoro di ricerca originale su registri e altri documenti contabili da lui stesso reperiti. Nel 1915 pubblicò a Milano la sua prima opera teorica La logismologia, doveesponeva le più importanti posizioni italiane e straniere in materia di teoria della contabilità.
Dal marzo 1915 all'aprile 1919 il C. fu impegnato dal servizio militare, e prese parte alla guerra col grado di sottotenente e, in seguito, di tenente del genio. Dal 1919 al 1921 ebbe l'incarico dell'insegnamento di tecnica mercantile e bancaria presso l'istituto commerciale di Firenze; in seguito la cattedra di ragioneria nello stesso istituto che tenne fino al 1932; dal 1926 inoltre ebbe anche l'incarico di insegnamento di ragioneria generale ed applicata presso l'istituto. Nel 1932 vinse il concorso a cattedra per l'insegnamento di ragioneria generale ed applicata e per molti anni ebbe anche l'incarico di insegnamento di tecnica bancaria e professionale.
Continuò, nel frattempo, gli studi di ragioneria pubblicando a Milano nel 1921 La tecnica del bilancio con speciale riguardo alle aziende bancarie; L'indirizzo teorico degli studi di ragioneria, Firenze 1922; L'introduzione allo studio della ragioneria generale, ibid. 1923; Le applicazioni della ragioneria, ibid. 1925; L'oggetto e il contenuto dei procedimenti contabili e Note sulle valutazioni contabili e sulla formazione dei bilanci commerciali, ibid. 1928. In L'indirizzo teorico degli studi di ragioneria sottolineò la necessità di collocare le riflessioni sui problemi di ragioneria nel quadro più ampio degli studi economici e tese a definire i rapporti tra l'economia politica e le discipline aziendali, tra l'equilibrio economico generale e l'equilibrio economico della singola azienda, temi questi sui quali tornerà ad insistere nella prolusione al suo corso tenuta nel 1933. Nel 1931 pose le basi dell'indirizzo di studio della scuola fiorentina di ragioneria con il volume Le prospettive economiche e finanziarie nelle aziende commerciali, edito a Firenze, dove propugnò la necessità di introdurre negli studi di ragioneria applicati alle imprese la nozione di "prospettiva", differenziandola da quella di "previsione" usata per le aziende erogative. Studiò il problema dei bilanci nel lavoro Formazione e interpretazione dei bilanci straordinari, Milano 1933. Nel 1934 pubblicò a Padova L'ordinamento tecnico-amministrativo di una azienda industriale e a Firenze, la prolusione al suo corso (già ricordata) La ragioneria nel sistema delle discipline economiche e commerciali. In Il problema dei costi nelle prospettive economiche e finanziarie delle imprese, Firenze 1936 pose il fenomeno dei costi aziendali in relazione al problema dei cicli economici, arrivando per questa via ad un nuovo concetto di riserva legato al concetto di reddito medio. Nel 1939 pubblicò a Firenze un trattato organico su tutte le questioni di bilancio dal titolo Il linguaggio dei bilanci, sviluppando la teoria della formazione e interpretazione dei bilanci e distinguendo nettamente l'impostazione e le soluzioni da dare ai problemi di formazione ed a quelli di interpretazione dei bilanci. Nel 1948 pubblicò, sempre a Firenze, il volume Economia aziendale e amministrazione delle imprese, nel quale sviluppò ampiamente la tematica già precedentemente da lui discussa della definizione dell'economia aziendale e delle relazioni di tale disciplina con la ragioneria, la tecnica e la organizzazione aziendale. Negli anni dell'attività universitaria pubblicò numerosi articoli su riviste specializzate quali la Rivista italiana di ragioneria, la Rivista dei ragioneri, la Amministrazione e organizzazione aziendale, il Giornale degli economisti e rivista di statistica, la Rivista italiana di scienze commerciali, la Rivista siciliana di economia aziendale, Moneta e Credito, Bancaria. Fu autore di testi per le scuole e per l'insegnamento universitario, tra i quali ricordiamo Nozioni di computisteria ad uso delle scuole complementari e commerciali (Milano 1927), Istituzioni di ragioneria (Firenze 1930), Corso di tecnica e pratica commerciale per le scuole tecniche commerciali (ibid. 1935), Corso di tecnica amministrativa e ragioneria nelle imprese industriali (Padova 1938), Nozioni di computisteria, ragioneria e pratica commerciale (Firenze 1948).
Fu titolare della cattedra di ragioneria generale ed applicata fino al 1955, anno in cui fu collocato a riposo. Fu iscritto al Collegio dei dottori in scienze economiche e commerciali, poi ordine dei dottori commercialisti e fu per molti anni presidente dell'ordine della provincia di Firenze e componente del Consiglio nazionale; nel 1952 pubblicò a Milano il volume Le funzioni professionali del commercialista. Come professionista svolse attività di consulenza per organismi pubblici e privati e fu revisore ufficiale dei conti presso importanti imprese toscane; fu investito di alcuni incarichi giudiziari in campo civile e penale. Propugnò il riconoscimento formale della professione di commercialista.
Morì a Firenze il 28 genn. 1958.
Bibl.: Notizie biografiche ed un elenco completo delle pubblicazioni (a cura di A. Riparbelli) si trovano nel volume Studi di ragioneria e tecnica economica - Scritti in onore del prof. A. C., Firenze 1960, dove in particolare si vedano: A. Riparbelli, La vita e l'opera scientif. di A. C., pp. 1-5; A. Bertolino, Presentazione, pp. 27-31; A. Amaduzzi, Pensieri sull'opera di A. C., pp. 8-26.