CAVACIOCCHI, Alberto
Generale, nato a Torino nel 1862, morto a Torino il 3 maggio 1925. Iniziata la sua carriera nel 1881, quale sottotenente d'artiglieria, passò successivamente allo Stato maggiore e nel 1897 fu chiamato a insegnare nella Scuola di guerra. Nella guerra italo-turca, quale colonnello comandante il 60° fanteria, guadagnò la croce di ufficiale dell'Ordine militare di Savoia nel combattimento di Sidi Said. Rientrato in Italia col grado di maggior generale, comandò per qualche tempo la brigata Brescia, e fu poi a capo dell'Ufficio storico dello Stato maggiore. Nella guerra italo-austriaca fu dapprima capo di Stato maggiore della IIIª armata, e successivamente (dal luglio '15) comandante della 5ª divisione, alla testa della quale diresse le memorande operazioni dell'Adamello (primavera del 1916), del XXVI corpo d'armata (dal giugno 1916) e infine del IV corpo, dal novembre dello stesso anno al novembre del '17, allorché esso fu travolto dall'offensiva austro-tedesca. Allontanato dal comando, il generale Cavaciocchi fu nominato ispettore delle scuole militari.
Fu apprezzatissimo scrittore d'argomenti militari e storici. Tra le sue opere più notevoli, ricorderemo: Ratisbona, Essling e Wagram, Roma 1901; La spedizione francese al Madagascar, Torino 1905; Considerazioni sulle forze coloniali, Torino 1906; Esercito e paese, Torino 1908; Le istituzioni militari italiane, in collaborazione con F. Santangelo, 2ª ed., Torino 1910; Le istituzioni militari tedesche, in collaborazione con F. Santangelo, Torino 1907; La spedizione anglo-francese in Cina nel 1860, Roma 1900, Documenti storici sulle campagne del 1848 e 1849, Roma 1902; Complemento alla storia della campagna del 1866, Roma 1909; L'impresa dell'Adamello, Torino 1920.