VERWEY, Albert
Poeta, critico e storico della letteratura olandese, nato ad Amsterdam nel 1865. Giovanissimo, si trovò già in mezzo al movimento letterario; nel 1885 fu uno dei fondatori della nota rassegna De nieuwe gids, che doveva avere un'importanza così grande nel rinnovamento della letteratura olandese, alla fine del sec. XIX. Nel 1894 fondò insieme con Van Deyssel la Tweemaandelijksch Tijdschrift, che si chiamò in seguito De XXste eeuw; nel 1905 fondò De Beweging che durò fino al 1920. Nel 1924 fu nominato professore all'università di Leiden, cattedra che abbandonò nel 1935 per motivi di età.
I principali studî letterarî dei primi tempi della sua attività sono raccolti nei volumi Stille Toernooien (1901) e Luide Toernooien (1902). Gli studî che hanno veduto la luce in De Beweging sono usciti in una decina di volumi intitolati Proza (1925). Fra i suoi lavori letterarî meritano inoltre di essere citati: Het leven van Potgieter (1903); Potgieters Testament (1908); Hendrick Laurenszoon Spieghel (1919) e Vondels Vers (1927). Tra le raccolte di poesie del suo periodo giovanile si possono menzionare: Persephone en andere gedichten (1885); Van het leven (1888); Aarde (1896). Seguirono: Dagen en daden (1901), Uit de lage Landen bij de zee (1904); Goden en Grenzen (1920). Nel 1923 pubblicò una notevole traduzione della Divina Commedia.