ROUSSEL, Albert
Compositore francese, nato a Tourcoing (dipartimento del Nord) il 5 aprile 1869. Durante gli anni passati al Collegio Stanislas di Parigi studiò il pianoforte sotto la guida dell'organista Stolz. Ufficiale di marina sulla nave Styx, visitò l'Indocina: ritornato in patria scrisse le sue prime composizioni che rivelano insieme il singolare temperamento musicale e l'insufficiente preparazione del loro autore. Consigliato dal Koszul, direttore del conservatorio di Roubaix, riprese lo studio dell'armonia e del contrappunto con E. Gigout e nel 1896 fu tra i primi allievi di composizione di Vincent d'Indy alla "Schola Cantorum" allora fondata. Dal 1902 al 1913 fu insegnante di contrappunto nello stesso istituto.
Composizioni: Le Marchand de sable, un atto (Le Havre 1908), Le Festin de l'Araignée, ballo pantomina (Parigi 1913), Padmâvati, opera-ballo (ivi 1922), La Naissance de la Lyre, 3 quadri (ivi 1925), Bacchus et Ariane, balletto (ivi 1931), Résurrection, preludio sinfonico (1q0i), Le Poème de la Forêt, sinfonia in 4 parti (1904-1906), Évocations, 3 schizzi sinfonici (1910-1911), Pour une fête de printemps (1921), Sinfonia in si bemolle (1919-21), Suite in fa, orchestra (1926), Concerto per piccola orchestra (1927), Salmo LXXX per tenore, coro e orchestra (1929), Sinfonia in sol minore (1931), ecc. Partito dal Debussy e dal D'Indy - le due influenze sono sensibili quale più quale meno in tutte le sue opere sino al 1920 - il Roussel ha raggiunto la sua personalità stilistica con la Prima sinfonia e con la Suite, che decisamente s'allontanano dal genere impressionistico. Il Roussel si è dichiarato in quell'epoca propugnatore di una musica oggettiva "che soddisfa a sé stessa, liberandosi da ogni elemento pittoresco e descrittivo": ma non è caduto nell'astrattismo dei seguaci della nuova oggettività". La sua serenità e una certa bonarietà, che sono pure doti dell'uomo, lo hanno preservato dagli eccessi, sicché la sua musica si può considerare un eccellente saggio di musica pura ma espressiva e non sottratta al fascino del sentimento.
Bibl.: R. Vuillemin, A. R. et son oeuvre, Parigi 1924; G. Pannain, A. R., in Musicisti dei tempi nuovi, Torino 1932.