Pseudonimo del pittore e scrittore austriaco Albert Conrad Kiehtreiber (Vienna 1887 - Baden, Austria Inferiore, 1973). Con le sue opere pittoriche e il suo insegnamento influì profondamente sul nuovo orientamento austriaco del cosiddetto Realismo fantastico. La sua opera letteraria più importante è Sonne und Mond (1962).
Studiò sceneggiatura e regia, seguendo a Berlino M. Reinhardt. Durante la prima guerra mondiale fu in contatto con Hofmannsthal, Blei e Bahr. Nel 1929 prof. nella Kunstgewerbeschule di Vienna, dimesso durante il periodo dell'Anschluss, dal 1945 fu professore all'Accademia di belle arti e presidente del Vienna art club.
Esordì col romanzo espressionista Die tanzende Törin (1911), e collaborando alla rivista Die Aktion in contrasto col movimento del Jung-Wien e in satireggiante polemica con la jeunesse dorée del passaggio del secolo. Die Vision vom Alten und Neuen (1921), Die Rede über Blei (1922) e Meine grosse und kleine Geschichte (1926) si scagliano contro ogni imborghesimento dell'arte e della letteratura, cui G. contrappone, nel corso degli anni, una visione baroccheggiante, intrisa di un cattolicesimo personalmente rivissuto e di una quasi pagana gioia di vivere. Non a caso il suo capolavoro, il già citato Sonne und Mond, viene presentato dall'autore come "cronaca universale e cattolica". Fra gli altri titoli di prosa: Eine sagenhafte Figur (1946); Lasst uns den Menschen machen (1962); Die Fabel von der Freundschaft (1969). Tra le raccolte di liriche: Musik zu einem Lebenslauf (1957) e Treppe ohne Haus oder Seele ohne Leib (post., 1974).