Pittore francese (Bordeaux 1875 - Parigi 1947). Condiscepolo di H. Matisse, al quale rimase molto legato, nella scuola d'arte decorativa di Parigi e presso G. Moreau, M. visitò spesso il Louvre, interessato in particolare a Cl. Lorrain e C. Corot. Toccato dall'arte di P. Cézanne, V. van Gogh e G. Seurat, dal 1898, si orientò verso forme essenziali e colori puri e fu tra i protagonisti del fauvisme (Matisse che dipinge nell'atelier di Manguin, 1904-05), Parigi, Musée national d'art moderne; Il 14 luglio a Le Havre, 1906, Bagnols-sur-Cèze, Mus. L. Alègre; Il sergente della coloniale, Bordeaux, Mus. des beaux-arts). Dopo il 1909 attenuò la violenza cromatica mantenendo forme semplificate e pennellata larga; dipinse nudi ma soprattutto paesaggi fluviali e marini (Due amiche, 1912, Besançon, Mus. des beaux-arts; Rotterdam, 1914; Algeri, 1927; Pont Neuf di notte, 1935; Bruma a Stoccolma, 1938, Parigi, Mus. nat. d'art moderne). Notevoli i suoi disegni per la forza sintetica del segno (Matisse lo definì il nostro Hokusai).